Paraguay – Migliaia di giovani in pellegrinaggio a Caacupé, con il motto: “Per portare molto frutto”

06 Dicembre 2018

(ANS – Caacupé) – Come ogni anno, alcuni giorni prima dell’8 dicembre, centinaia di migliaia di Paraguaiani, da tutti gli angoli del Paese, compiono il loro pellegrinaggio al santuario di Caacupé. Tra i camminatori e i pellegrini ci sono centinaia di giovani del Movimento Giovanile Salesiano (MGS).

Al pellegrinaggio di migliaia di persone si uniscono centinaia di giovani che vogliono fare questa camminata con l’unico scopo di mostrare il loro amore alla Vergine, mossi dalla fede. A partire dalla leggenda dell’indigeno José e dal suo modo di ringraziare la Madonna per un miracolo ricevuto, è nata questa tradizione spirituale che mobilita ogni anno centinaia di migliaia di persone, le quali percorrono diversi chilometri per ringraziare la Vergine di Caacupé per le buone cose avvenute nell’anno e per chiedere la sua protezione e il suo accompagnamento per l’anno successivo. 

“Caacupé non è solo un luogo, è anche un sentimento, è l’esempio più completo della devozione e della fede della maggioranza dei Paraguaiani, che ogni anno si radunano presso la ‘capitale spirituale’ del Paraguay”, ha spiegato uno dei partecipanti.

Per questo, dalle prime ore di sabato 1° dicembre migliaia di giovani del MGS, insieme ad animatori, responsabili e salesiani di diverse presenze, si sono radunati presso Ypacaraí per partecipare al tradizionale pellegrinaggio nazionale a Caacupé, che quest'anno aveva come motto “Per portare molto frutto”.

Dalle 9 del mattino e fino a dopo il pranzo i giovani hanno condiviso canti, animazione e catechesi. Poi, alle 16:00 hanno iniziato il pellegrinaggio di 9 chilometri fino alla spianata della Basilica di Caacupé. Infine, alle 19:00 ha avuto inizio la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di San Pedro, mons. Pedro Jubinville, e specialmente dedicata ai partecipanti al “XXI Pellegrinaggio Nazionale dei Giovani”. 

Al termine della celebrazione, i giovani hanno denunciato, attraverso un manifesto da loro sottoscritto, la mancanza di opportunità per accedere ad un lavoro dignitoso, nonché l’aumento del traffico di droga e della violenza nel Paese. Hanno anche richiesto un’educazione di qualità che raggiunga tutti e non escluda nessuno. 

“Invitiamo tutti i giovani ad essere protagonisti di questo tempo, vogliamo che giovani coraggiosi scendano in campo e giochino in modo pulito, dando tutto per un Paese migliore; giovani che non tacciano di fronte alle ingiustizie, che non siano complici delle irregolarità, che esprimano ciò che li preoccupa e li tocca, che partecipino attivamente e permanentemente al servizio del Paese e della sua comunità” esprime parte del manifesto letto alla fine della Messa.

InfoANS

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