Brasile - L’“Azione Missionaria” porta la gioventù salesiana all’incontro con il prossimo

22 Gennaio 2019

(ANS – San Paolo) – Dal 6 al 13 gennaio, come da tradizione tra i giovani degli ambienti salesiani, si è svolta un’altra edizione di “Azione Missionaria”, progetto realizzato dalla Pastorale Giovanile dell’Ispettoria “Maria Ausiliatrice” di Brasile-San Paolo (BSP) attraverso il Servizio di Animazione Missionaria.

di Anderson Bueno

In questo anno 2019 le parrocchie che hanno accolto i giovani missionari sono state la quelle di “Santa Teresinha”, ad Araraquaraquara, la parrocchia di “Nossa Senhora da Conceição”, a Cunha; la parrocchia di “São Francisco”, a Monte Verde-MG; la parrocchia di “Nossa Senhora Aparecida”, a Santa Izabel; la parrocchia “Sagrada Família” e l’Area Pastorale di “São Sebastião”, a Itaim Paulista, San Paolo.

L’Azione Missionaria si svolge sempre a gennaio, perché è un mese di vacanze per i giovani, ed è guidata dai giovani dei “Gruppi di Azione Missionaria” (GAM) delle case salesiane sparse in tutto lo Stato di San Paolo. Durante la settimana, i giovani interagiscono con la comunità recitando il rosario luminoso, partecipando alle celebrazioni, facendo visite e benedizioni alle case e organizzando anche laboratori per bambini, giovani e adulti.

“Questa settimana missionaria è stata una delle esperienze più memorabili che abbia mai vissuto – dice Camila Borim, del GAM di Americana –. Alcune persone trovano strano lasciare i propri comfort e trascorrere una settimana di vacanza in una città che non conosci, con persone che non hai mai visto… Ma che sinceramente ne vale la pena! Ogni persona della comunità con cui parlai ti trasmette un'energia diversa, ogni casa che visiti, ogni storia che ti raccontano era un modo diverso di vedere la vita”.

“Molte storie mi hanno scioccato ad Araraquaraquara, mi hanno cambiato internamente –aggiunge –. Storie di superamento, come quella di Francisca, una donna che ha sofferto di cancro ma ha trasformato tutto il suo dolore in amore, mi ha fatto guardare la mia vita in modo diverso”.

La realizzazione di un progetto missionario con questo influisce anche sulla vita delle parrocchie che lo accolgono. Dà coraggio agli operatori pastorali, riavvicina le persone lontane, mette in contatto la parrocchia con persone e famiglie che fino ad allora non avevano frequentato la comunità parrocchiale, e offre forti momenti di fraternità e spiritualità.

“È folle per gli estranei vedervi lasciare la comodità di casa vostra per andare in un luogo sconosciuto a parlare di Gesù. Ma, come dice san Paolo nella Prima Lettera ai Corinzi: La parola della croce infatti è stoltezza per quelli cha vanno in perdizione, ma per quelli che si salvano, per noi, è potenza di Dio”, sottolinea la missionaria Mariana Borges Rezende, 22 anni, del GAM di Sorocaba.

A causa della somiglianza, l’Azione Missionaria è confusa alle volte con la Settimana Missionaria, che si tiene a luglio. Le proposte sono simili, ma i giovani che partecipano all’evento di gennaio sono già più maturi nella loro fede partecipando ai GAM e alle loro comunità locali. In luglio, la Settimana Missionaria permette, in molti casi, ai giovani delle opere sociali e delle scuole di avere un primo contatto con un progetto missionario che li porta ad andare verso altri.

In entrambi i casi si tratta di progetti lodevoli che fanno bene sia a coloro che lavorano come missionari, sia alle comunità che li ricevono.

InfoANS

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