Panama – Uno degli eventi più toccanti del viaggio apostolico in Panama2019: l’abbraccio del Papa ai giovani detenuti

26 Gennaio 2019

(ANS – Città di Panama) – Preghiere, riflessioni, canti, emozioni intense e le parole di Papa Francesco hanno accompagnato uno degli eventi più toccanti del viaggio apostolico a Panama: l’incontro con giovani detenuti nel carcere minorile "Las Garzas" di Pacora. Dopo l'omelia, il Papa ha confessato cinque giovani.

Per la prima volta, la tradizionale liturgia penitenziale della GMG si è celebrata in un carcere. L’abbraccio del Papa ai giovani detenuti, nel penitenziario minorile di Pacora, si è aperto tra un intreccio di sguardi.

Lo sguardo paterno e affettuoso di Papa Francesco si è incrociato con quelli emozionati di giovani privati della libertà, ma non della speranza. Al grigio cupo del carcere e alle ombre che si allungano dal passato, si è sovrapposta una nuova luce, quella della riconciliazione. Gli sguardi dei giovani detenuti, rinnovati dalla gioia del perdono, sono una emblematica icona della GMG, la testimonianza dell’abbraccio misericordioso di Dio.

La scelta di Gesù - ha spiegato il Papa - è quella di “stare vicino e di offrire nuove opportunità”. Tutto il Vangelo è segnato da un altro sguardo, quello “che nasce dal cuore di Dio”. Dio non abbandona mai e quello del Signore, ha spiegato il Papa, è un amore che “si fa carico della complessità della vita e di ogni situazione”. Un amore che è “capace di offrire strade e opportunità di integrazione e trasformazione, di guarigione e di perdono, strade di salvezza”.

“Una società si ammala quando non è capace di far festa per la trasformazione dei suoi figli; - ha sottolineato Papa Francesco – una comunità si ammala quando vive la mormorazione che schiaccia e condanna, senza sensibilità. Una società è feconda quando sa generare dinamiche capaci di includere e integrare, di farsi carico e lottare per creare opportunità e alternative che diano nuove possibilità ai suoi figli, quando si impegna a creare futuro con comunità, educazione e lavoro”.

Le parole di Papa Francesco sono state precedute dalla testimonianza di un giovane detenuto, arrestato nell'aprile del 2016. La direttrice del carcere minorile ha ringraziato il Papa e ricordato che quando è stata annunciata la visita, i ragazzi “si sono riempiti di emozione, desideri e speranza e si sono sentiti benedetti”. “Grazie - ha concluso - per aver confermato loro che Dio li ama e che un futuro senza violenza o trasgressione è possibile. Grazie per averci fatto sapere che siamo tutti uguali”.

Fonte: www.vaticannews.va 

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