Argentina – Carità e sacrificio sono due facce della stessa medaglia: donare la propria vita per amore
In evidenza

18 Aprile 2019

(ANS – Córdoba) – Le Costituzioni Salesiane esprimono le responsabilità dei Salesiani di Don Bosco. “Ognuno – coadiutori e sacerdoti – è responsabile della missione comune, e vi partecipa con la ricchezza dei suoi doni e la caratteristica laicale e sacerdotale dell’unica vocazione salesiana”. In questo giorno in cui si celebra l’istituzione dell’Eucaristia e si ricordano i sacerdoti, non si può dimenticare il mistero e il servizio di questa vocazione. Per Giovannino Bosco, i sacerdoti del suo tempo erano a volte indifferenti e lontani, troppo occupati e importanti per dedicare tempo ai bambini. Per questo disse a se stesso: “Se io fossi sacerdote, come mi piacerebbe avvicinarmi ai bambini, dialogare con loro e aiutarli! Mi sentirei molto bene se potessi conversare con il mio parroco”.

Durante l’ordinazione il vescovo dice a colui che riceve l’ordine del presbiterato, ponendogli fra le mani il calice e la patena: “Rifletti su ciò che stai per compiere e imita ciò che commemori”. La liturgia sintetizza in questa esclamazione il centro della spiritualità sacerdotale.

Essere sacerdote non è né più, né meno, che unirsi quotidianamente alla consegna di tutta la nostra vita, attraverso Cristo, al Padre. Questo è ciò che i sacerdoti celebrano ogni giorno, ma in modo speciale il Giovedì Santo, il giorno in cui la Chiesa intera commemora la Cena del Signore.

Don Bosco comprese profondamente la sua missione di sacerdote. Ogni giorno ricordava le parole di Mamma Margherita: “Per l’amor di Dio! Non disonorare quest’abito. Toglitelo piuttosto. Preferirei un povero contadino piuttosto che un figlio sacerdote che trascura i suoi doveri”. E Don Bosco aveva quattro convinzioni per una vita piena come sacerdote: coerenza nello stato sacerdotale, coerenza nella dedizione a Dio, coerenza nei propri doveri e coerenza nella missione sacerdotale.

E la missione dei sacerdoti salesiani è “contribuire all’opera comune di promozione ed educazione alla fede di ciò che è specifico del suo ministero, che ne fa un segno di Cristo pastore, specialmente attraverso la predicazione del Vangelo e l’azione sacramentale”.

Don Bosco ha vissuto la sua vocazione sacerdotale tra i giovani e per i giovani. Diceva: “Vado a studiare perché voglio consacrare la mia vita ai giovani”; “Il Signore mi ha mandato per i giovani”. Don Bosco è stato sacerdote nella sua missione educativa e nella sua attività pedagogica, è stato anche educatore nella sua missione sacerdotale e nella sua attività ministeriale. Si può dire che la pedagogia di Don Bosco era sacerdotale e che il sacerdozio di Don Bosco era educativo e pedagogico.

La sua affermazione al Ministro Ricasoli a Firenze indica il cammino per ogni sacerdote salesiano di oggi: “Don Bosco è sacerdote in mezzo ai suoi ragazzi”.

InfoANS

ANS - "Agenzia iNfo Salesiana" - è un periodico plurisettimanale telematico, organo di comunicazione della Congregazione Salesiana, iscritto al Registro della Stampa del Tribunale di Roma, n. 153/2007.

Questo sito utilizza cookie anche di terze parti, per migliorare l'esperienza utente e per motivi statistici. Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più o negare il consenso clicca il tasto "Ulteriori informazioni".