India – Un raduno interreligioso per individuare la via dell’armonia
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05 Giugno 2019

(ANS – Darjeeling) – Mentre nel mondo si susseguono quotidianamente gli episodi di intolleranza religiosa, un gruppo di studiosi di diverse appartenenze religiose si è ritrovato a Darjeeling, in India, per indicare la strada verso un cammino di armonia e pace tra i membri di tutte le fedi.

Lo scorso 25 maggio il Gruppo Interreligioso di Darjeeling, avviato nel 2005 da don George Thadathil, SDB, ha tenuto un incontro sul tema “Dialogo e fratellanza: credenze e pratiche condivise nelle comunità”.

Circa 50 persone hanno partecipato a tale appuntamento, aperto del prof. Georgios T. Halkias, del Centro di Studi Buddisti dell’Università di Hong Kong, che ha tenuto una presentazione sull’“Esplorazione cross-culturale tra Ellenismo e Buddismo in India e Asia Centrale”, evidenziando in tal modo come la pacifica convivenza e il rispetto delle diverse religioni siano opzioni fattibili e realizzate già dai popoli antichi.

Successivamente don Thadathil ha aggiunto che la responsabilità del dialogo interreligioso non è limitata agli specialisti, “ma a tutte le persone di buona volontà”. Mentre il prof. Irshad Ahmed, dell’Università di Sikkim, ha insistito sul fatto che sono l’ignoranza e la comprensione limitata delle altre religioni a ostacolare l’armonia. “La nostra società sta diventando sempre meno vivibile nonostante il nostro progresso e i nostri sforzi nell’educazione: per questo c’è bisogno del dialogo interreligioso. È importante che gli studiosi si facciano avanti e divulghino la sapienza religiosa, che supera dogmi e riti”.

Da parte sua il novantenne Capitano Moktan, da 15 anni membro del movimento per il dialogo interreligioso a Darjeeling, ha biasimato le crescenti tendenze alla “competizione interreligiosa” e “a voler diventare importanti e famosi più che a fare del bene”. Tuttavia, ha indicato la regione di Darjeeling come un modello di unità – un parere, questo, condiviso anche dai due successivi relatori, il rappresentante dell’Unione Cattolica Indiana, Patrick Sada, e Sai Samity, Presidente del Distretto di Mahindra Pradhan.

Il signor Sada ha inoltre osservato che “l’India è un Paese di molte religioni, non di una sola”; mentre il signor Samity si è chiesto: “Se noi qui possiamo vivere in pace, perché non può farlo tutto il mondo?”.

Gli ultimi due interventi, del prof. Loren Weybright e della giovane Yangchen Lepcha, hanno messo in luce l’importanza di credere nel valore dell’unità tra l’intera umanità, e di trasmettere alle giovani generazioni il messaggio che le religioni, il dialogo e l’incontro non sono qualcosa di noioso.

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