Ecuador – Don Molina: “Sono preoccupato per i miei fratelli e coloro che soffrono”

22 Aprile 2016

(ANS ­– Manta) – Il 21 aprile un nuovo terremoto di 6,2° si è registrato al largo della costa dell’Ecuador. La terra continua a tremare, così insieme al dolore per la perdita dei propri cari le persone non riescono a trovare serenità e pace. Don Jorge Molina, Ispettore, è arrivato a Manta per conoscere la realtà. “Sono venuto per stare con i miei fratelli salesiani – ha spiegato –. Non sarà facile ricostruire, ma saremo qui ad aiutare e a dare risposta ai bisogni umani più importanti”.

Sono passati diversi giorni dalla prima scossa e continuano ad emergere storie di miracoli. “Tre persone sono state estratte vive dopo oltre 100 ore sotto le macerie lasciate dal terremoto che ha colpito la costa centrale dell’Ecuador, mentre la speranza di trovare altri sopravvissuti vanno diminuendo con il passare delle ore”. L’Ispettore ha riferito di sentire la presenza di un Dio amorevole e vicino nei confratelli di tutto il mondo. “Ho sentito la solidarietà e le preghiere di tutti i miei fratelli, in particolare del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernandez Artime”.

Don Molina ha raggiunto Manta per incontrare i Salesiani e i collaboratori dell’opera salesiana, per salutarli e ringraziarli per la loro collaborazione contro il terremoto. Ha compiuto una perlustrazione per valutare i danni causati dal terremoto insieme a don Maffeo Panteghini, Economo ispettoriale, che si trova a Manta da lunedì scorso, assieme a David Tello, Avvocato dell’Ispettoria, e Marcelo Mejía, Delegato di Comunicazione.

“La priorità del nostro aiuto si centrerà soprattutto sull’impegno sanitario, l’accompagnamento spirituale e il lavoro pastorale” hanno ricordato i Salesiani. Insieme all’Ispettore sono giunti a Manta sei autobus, tre autocarri, due camion e tre furgoni carichi del materiale donato dalle province di Manabí.

Sono venuti ad aiutare anche due medici e due infermieri ausiliari, che fanno parte della prima squadra di volontari salesiani. A questa campagna umanitaria si sono uniti anche i movimenti giovanili e molte istituzioni educative salesiane. Centinaia di bambini, giovani e adulti hanno organizzato campagne di solidarietà per raccogliere generi di prima necessità come acqua e alimenti non deperibili. Il lavoro svolto dai volontari è arduo. I giovani di Casa Don Bosco di Guayaquil collaborano alla realizzazione di bare per i defunti e anche di urne, dato che molte persone non possono permettersi di seppellire i loro parenti.

“Non possiamo risolvere tutto, ma possiamo aiutare in qualcosa” è il motto per tutti coloro che desiderano collaborare. Chi intende contribuire può farlo attraverso i siti: www.salesianos.org.ecwww.misionessalesianas.orgwww.donboscomission.de, www.salesianmissions.org ; http://bosconet.in/ecuador.asp 

 

 

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