Repubblica Democratica del Congo – “Quei giorni indimenticabili in Congo”: intervista a Peter Son Lam

23 Luglio 2019

(ANS – Kinshasa) - Peter Son Lam, missionario vietnamita, ha ricevuto la Croce Missionaria dal Rettor Maggiore nell’ambito della 148ª Spedizione Missionaria Salesiana, nel 2017, e ora sta realizzando il tirocinio a Kinshasa.

Cosa ne pensi del corso missionario fatto in Italia nel 2017?

Insieme agli altri confratelli, provenienti dai 5 diversi continenti, ci siamo fatti forza per superare tutti gli ostacoli. In questo senso, il corso in Italia, alla presenza dei superiori, è stata un’esperienza preziosa, che mi ha aiutato a consolidare una visione generale della nostra Congregazione. Ho capito che i Salesiani sono stati e sono sempre disponibili ad aprirmi nuovi orizzonti. Visitare i luoghi dove ha vissuto e studiato Don Bosco, poi, mi ha fatto sentire che Don Bosco stesso mi stesse accompagnando nella mia terra di missione.

Quali sono state le tue prime impressioni sull’Africa?

A mio parere, la Repubblica Democratica del Congo è un Paese con un grande potenziale, con un buon clima e risorse estremamente ricche. Tuttavia, l’instabilità politica e i conflitti etnici hanno fatto perdere tanto. La vita dei giovani è diventata complicata e questa è davvero una grande sfida per i Salesiani. Ad ogni modo, i primi giorni in questa terra sono stati i più indimenticabili della mia vita. A volte mi sono sentito solo, ma recitavo sempre il Rosario per trovare conforto nella Madonna. Per fortuna, avendo studiato il francese per un anno, mi sono integrato rapidamente nel mio nuovo stile di vita.

Cosa possiamo imparare dai giovani africani?

Durante una conversazione della “Buona Notte” ho raccontato la difficile infanzia di Don Bosco, che aveva perso il padre da piccolo e che aveva lavorato nei campi per aiutare la sua famiglia. Quando ho finito, molti giovani non credevano che fosse una storia vera. Nella loro mente, gli europei sono sempre ricchi ed era impossibile che questo povero ragazzo piemontese avesse dato inizio alla nostra Congregazione. Alcuni bambini hanno iniziato a parlare, dicendo che Don Bosco era riuscito nel suo intento grazie alla sua determinazione. È la stessa determinazione che vedo nei giovani congolesi. Quando hanno un desiderio, si dimostrano decisi e vogliono realizzarlo a tutti i costi.

Hai un messaggio per i giovani che stanno valutando la vocazione missionaria?

Cari fratelli, so che avete qualche preoccupazione di fronte a simili scelte. Non è mai un lavoro facile, ma basta credere in Maria Ausiliatrice e nel Sacro Cuore di Gesù, e allora vedremo i miracoli!

InfoANS

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