Argentina – Beato Ceferino Namuncurá: una Santità attualissima e la grande festa a Chimpay

26 Agosto 2019
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(ANS – Chimpay) - In una società segnata da un'estrema mancanza di fede, un mondo sempre più agnostico e distante da Dio, in un contesto giovanile dove la fede in Dio non interessa, cresce il numero dei "piccoli atei", come affermava il sociologo Franco Garelli. Tuttavia, continua ad essere viva e attuale la figura di un adolescente che ha fatto della sua vita un dono: il Beato Ceferino Namuncurá.

“Il cuore della Chiesa – scrive Papa Francesco nell’Esortazione Apostolica Christus Vivit – è pieno anche di giovani santi, che hanno dato la loro vita per Cristo, molti di loro fino al martirio. Sono stati preziosi riflessi di Cristo giovane che risplendono per stimolarci e farci uscire dalla sonnolenza”. E, continua, il Beato Ceferino Namuncurá “era un giovane argentino, figlio di un importante capo delle popolazioni indigene. Divenne un seminarista salesiano, col forte desiderio di ritornare alla sua tribù per portare Gesù Cristo. Morì nel 1905”.

In questi giorni, nella città di Chimpay, centinaia di famiglie provenienti da tutto il paese e anche dai paesi vicini si stanno riunendo per rendere omaggio al Beato Ceferino e vengono a ringraziare e a chiedere la benedizione. Si stima che circa 400.000 persone partecipano a questi festeggiamenti.

Venerdì 23, sono state celebrate Messe nel parco principale di Chimpay. Il sabato successivo, negli stessi orari, sono state celebrate Messe per accogliere i pellegrini e i fantini con i loro cavalli. C’è stata poi la celebrazione della Santa Messa nella cappella del parco.

Domenica 25 è stato il giorno di maggiore concentrazione e le attività sono iniziate alle 7 del mattino con la preghiera dell'alba, la Santa Messa nel Santuario, la benedizione, l'invio missionario e la Santa Messa per salutare i pellegrini. Oggi, lunedì 26 agosto, data di nascita di Ceferino, alle ore 11, nel "Parque Ceferiniano" si celebrerà la Santa Messa centrale accanto all'immagine del Beato patagonico.

“Ceferino è particolarmente amato e apprezzato dalla nostra Congregazione – ha scritto il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime – perché ha incarnato in sé le sofferenze, le preoccupazioni e le aspirazioni del suo popolo e rappresenta oggi un simbolo: quello della volontà di superare i propri limiti con il sostegno della fede. È proprio per questo che è un esempio per molti giovani che, in un certo momento della loro vita, sentono un particolare richiamo all’impegno sociale e alla solidarietà”.

InfoANS

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