Il nome del progetto vocazionale si ispira alla frase di Don Bosco: “Ho sempre cercato di illuminare la mente, nobilitando il cuore”.
Il seminario, al quale hanno partecipato più di 120 dirigenti, educatori e formatori, si è tenuto presso l’Istituto Salesiano di Formazione di Montevideo. In apertura dei lavori, davanti anche a mons. Luis Eduardo González, vescovo ausiliare di Montevideo e Rettore del Seminario Maggiore “Cristo Rey”, don Alfonso Bauer, Ispettore, ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sul tema vocazionale “insieme”, cioè con i giovani e i laici: “Oggi non è il momento delle prescrizioni, ma della ricerca e del discernimento”, ha sottolineato, incoraggiando al tempo stesso il coinvolgimento delle persone, perché “Non è un argomento per gli spettatori… Vogliamo vivere la vita come vocazione e accompagnare i giovani in questo cammino”.
Successivamente hanno parlato i relatori del seminario, ciascuno preceduto da un’esibizione del gruppo “Aristophanes”, che con i loro canti da anni animano i vari eventi pastorali proposti nel campo della Pastorale Giovanile e nelle feste salesiane.
Don García ha così indicato che “il paradigma di come accompagnare i giovani è il cammino verso Emmaus, in modo speciale, sapendo ascoltare. Oggi non possiamo pensare ad una pastorale senza partire dalla persona. E questo non può essere ottenuto senza la possibilità di ascoltare. L’arte dell’ascolto e dell’accompagnamento va coltivata”.
Don Lezama, poi, ha spiegato che la “chiave” della prospettiva vocazionale risiede nel fatto che “la vocazione non è qualcosa di esterno alla nostra vita, non è qualcosa che si ferma fuori; è la nostra vita che è ‘vocazionata’”.
“Nobilitare il cuore. Il progetto di Spiritualità Giovanile Vocazionale Salesiana” è stato, infine, il tema di Ana María Díaz, che ha presentato i fondamenti e i contenuti della proposta di trasversalità della Pastorale Vocazionale.
Don Bauer ha quindi concluso il seminario augurandosi che questa sia stata una fase di semina, che “sarà rafforzata dall’attesa, dalla coltivazione e dalla cura, lasciando da parte l’autoreferenzialità e assumendo la dinamica del camminare insieme”.
https://www.infoans.org/index.php?option=com_k2&view=item&id=9029#sigProIde8ddd884cf