Haiti – I salesiani ad Haiti: 10 anni di lavoro ininterrotto per ricostruire il Paese
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14 Gennaio 2020
Foto: Vancourt Wilky (Salesian Missions / Rinaldi Foundation)

(ANS – Port-au-Prince) – Durante le fasi d’emergenza e di primo intervento dovute al devastante terremoto che colpì Haiti il 12 gennaio del 2010 i salesiani furono fondamentali. I Figli di Don Bosco furono tra i primi a fornire rifugio e assistenza medica, insieme a spazi per immagazzinare e mezzi per trasportare e distribuire i generi di primo soccorso e l’acqua potabile; inoltre, essi avevano la conoscenza e la competenza su come fare le cose ad Haiti. D’altre parte i salesiani offrono educazione e programmi di sviluppo sociale ai giovani poveri e alle loro famiglie da molto prima del terremoto e nel 2010 si stavano appena apprestando a festeggiare i 75 anni di attività nel Paese.

Anche dopo il terremoto il loro impegno non si è mai fermato e i religiosi sono rimasti parte integrante delle comunità.

Ricostruire Haiti non è stato facile: nei 10 anni successivi al terremoto, Haiti ha dovuto affrontare anche altre prove durissime: un’epidemia di colera, la devastazione causata nel 2016 dell’uragano Matthew, e, più recentemente, i disordini popolari – a motivo della corruzione galoppante – che hanno chiuso le scuole e sconvolto la vita pubblica per mesi.

“Anche di fronte ad emergenze e sfide devastanti, i salesiani hanno perseverato per portare speranza ai giovani in difficoltà ad Haiti. Hanno continuato a fare progressi nella ricostruzione di scuole e nel ripristino dei programmi educativi con budget spesso limitati, problemi nelle forniture e ritardi nella costruzione. La voglia di dare una vita migliore ai giovani bisognosi è rimasta la forza motrice e la spina dorsale del lavoro salesiano” ha affermato don Gus Baek, di recente subentrato a don Mark Hyde nel ruolo di Direttore della Procura Missionaria Salesiana di New Rochelle.

A titolo di esempio si possono elencare alcuni dati di fatto:

Scuole:

  • Prima del terremoto i salesiani avevano esteso la loro rete educativa fino a comprendere 11 centri educativi principali e oltre 200 piccole presenze educative in tutto il Paese, al servizio di circa 20.000 allievi della scuola primaria e 5.500 delle scuole secondarie.
  • Il terremoto ha distrutto il 90% delle scuole del Paese.
  • Dopo il terremoto nelle scuole salesiane è stato necessario assumere oltre 1.200 insegnanti.
  • La maggior parte degli allievi delle scuole elementari salesiane, oggi circa 17.000, sono educati nelle 192 “Piccole Scuole di p. Bohnen”, che prendono il nome dal loro fondatore. Queste piccole scuole si trovano nei quartieri poveri di Port-au-Prince, “La Saline” e “Cité Soleil”.
  • Oggi, tutte le scuole sono pienamente operative e sono tornate ad educare i loro giovani studenti, ma molte delle strutture fisiche devono ancora essere ricostruite.
  • Una nuova scuola elementare salesiana è stata costruita a Les Cayes nel 2018 per accogliere circa 360 studenti. La scuola, costruita attraverso la Fondazione Rinaldi, l’Ufficio di Progettazione e Sviluppo salesiano di Haiti, conta nove aule, bagni per studenti e insegnanti, due aule informatiche e uffici amministrativi.
  • A luglio 2019 i salesiani hanno avviato anche la Scuola Tecnica “ENTEC”, per la formazione degli insegnanti degli istituti tecnici e professionali.

Centri giovanili:

  • Nel 2015, grazie ai finanziamenti dei loro benefattori, la Procura Missionaria Salesiana di New Rochelle è riuscita a ricostruire il Centro Giovanile Salesiano di Fort Liberté, ridotto in macerie dal sisma, che offre una vasta gamma di programmi educativi formali e informali. Il centro ospita una scuola elementare, una scuola tecnica, un centro di formazione professionale, un programma di formazione per insegnanti e una delle uniche scuole per infermieri del Paese
  • I salesiani hanno anche creato un Centro Giovanile a Thorland, nei pressi di Port-au-Prince, che serve circa 650 giovani e giovani adulti dai 14 anni in su. Presso questo centro si distingue in particolare una scuola calcio che offre a circa 120 ragazzi che ragazze, dai 9 ai 19 anni, sane opportunità di attività fisica, e per crescere nel gioco di squadra e nel contatto con i propri coetanei.

Alimentazione

  • Grazie alla collaborazione della Procura Missionaria Salesiana di New Rochelle con diverse ONG umanitarie, oltre 18mila allievi delle scuole salesiane di Port-au-Prince, Fort-Liberté, Cap-Haïtien, Les Cayes, Gressier e Gonaïves hanno ricevuto, in un arco di tempo di 8 mesi, delle donazioni di riso.

Guardando al futuro

Nonostante la ricostruzione ancora in corso e i miglioramenti nelle infrastrutture, Haiti rimane il Paese più povero delle Americhe e uno dei più poveri del mondo. Secondo la Banca Mondiale, oltre la metà della popolazione - 10 milioni di abitanti - vive con meno di 1 dollaro al giorno e circa l’80 per cento vive con meno di 2 dollari al giorno. La maggior parte degli haitiani non ha un adeguato accesso all’educazione, all’assistenza sanitaria e all’alimentazione.

I salesiani, da parte loro, perseverano nel loro impegno di costruire scuole e infrastrutture, elaborare nuovi programmi di formazione per studenti e insegnanti, finanziare e facilitare programmi di alimentazione e, sopra ogni cosa, dare ai giovani la speranza di un futuro migliore.

Fonte: Salesian Missions

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