Argentina – Agustín e Guadalupe: “Volontariato è convincersi ad andare incontro a Dio”

03 Marzo 2020

(ANS – Rio Tercero) – Agustín Lobos e Guadalupe Cejas appartengono alla comunità dell’oratorio “Don Bosco” di Santiago del Estero. Quest’anno hanno deciso di voler crescere nel servizio, “lasciare un’impronta” e andare alla ricerca di una nuova esperienza. Il volontariato li ha portati a vivere un’estate di grande attività a Rio Tercero, una città argentina situata al centro della Provincia di Cordoba.

“Dopo averci pensato a lungo abbiamo deciso di fare l’esperienza di volontariato estivo in un’altra comunità, essendo così i primi animatori della nostra opera a fare una cosa simile. Siamo sempre stati noi a Santiago del Estero a ricevere altri nel nostro oratorio, ma questa volta toccava a noi raggiungere un’altra casa, in un luogo di cui non sapevamo nulla. Siamo andati senza alcuna aspettativa, ma con il cuore preparato a tutto ciò che sarebbe venuto” raccontano.

A Rio Tercero i volontari hanno percepito forte lo spirito salesiano. “Anche per loro era prima volta che aprivano le porte ai volontari di altre province, e fin dal primo giorno ci hanno fatti sentire a casa”.

Agustín e Guadalupe non erano soli: con loro c’erano anche altri 6 volontari, e per tutti la proposta era quella di essere disponibili a vivere momenti diversi nelle varie giornate. Il lunedì, mercoledì e venerdì mattina andavano in missione nella zona di Magnasco, dialogando e interagendo con i ragazzi e le ragazze del quartiere e le loro famiglie. In quell’occasione le piazze e i cortili si riempivano di giocolieri e piccoli artisti. Il martedì e il giovedì mattina c’era invece la formazione per i volontari, con la possibilità di conoscersi meglio e di incontrare Dio. E la sera c’erano le cosiddette “Notti in Attività” (NEA, in spagnolo), momenti in cui si potevano condividere giochi, sport e musica, sempre in buona compagnia.

Il motto dell’iniziativa era: “La santità è camminare insieme”, basato sulla Strenna del Rettor Maggiore per il 2019. Ripensando alla loro esperienza, Agustín e Guadalupe osservano: “Abbiamo conosciuto molti bravi animatori in questo bel cortile. Soprattutto, delle belle persone, con un cuore grande, che danno tutte se stesse per i bambini che ne hanno bisogno. Abbiamo trascorso giorni incredibili, in cui Dio era sempre presente, in ogni cosa facessimo. È stato così tanto quello che abbiamo vissuto che non volevamo andarcene”.

“Il nostro consiglio a tutti gli animatori che sentono il desiderio di realizzare un’opera di volontariato è di convincersi ad andare incontro a Dio, ad affrontare altre realtà, ad uscire dalla loro zona di comfort e a seguire e a vivere il carisma salesiano”, concludono.

InfoANS

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