Albania – Conoscenza e condivisione per una educazione inclusiva
In evidenza

09 Marzo 2020

(ANS – Koplik) – “Tante volte abbiamo paura delle diversità. Ci fanno paura. Perché? (…). È più comodo non muoversi, è più comodo ignorare le diversità e dire: tutti siamo uguali, e se c’è qualcuno che non è tanto ‘uguale’, lasciamolo da parte, non andiamo incontro”. Con queste parole Papa Francesco ha sapientemente descritto il meccanismo dell’esclusione, in un discorso ai partecipanti al convegno per persone disabili promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana nel 2016. Ma il meccanismo dell’esclusione può essere fermato, con la conoscenza personale e diretta: ce ne danno una testimonianza gli operatori dell’ONG salesiana “Volontariato Internazionale per lo Sviluppo” in Albania.

Il “Centro per la Protezione dei Diritti delle Persone Diversamente Abili” di Koplik è una stanza nello stesso edificio che ospita gli uffici della municipalità di Malesi e Madhe, nel nord dell’Albania, ma con un’entrata indipendente. Qui, ogni mattina, si ritrovano dai 10 ai 15 bambini e ragazzi, tra i 4 e i 35 anni, sotto le cure di Brisi, una signora di Koplik che ha dedicato la propria vita ad accudire questi ragazzi e a battersi per il loro diritto a non essere invisibili. 

In Albania, come in tanti altri Paesi nel mondo, le persone con disabilità vengono messe da parte e guardate con diffidenza. La maggior parte dei ragazzi affidati alle cure di Brisi vive in situazioni familiari difficili, con situazioni economiche instabili e spesso anche la vergogna dei familiari nel mostrare agli altri la disabilità di un membro della famiglia. 

Se in Albania avverrà un cambiamento culturale, verrà sicuramente dai giovani. Da qualche mese infatti, ogni martedì, alcuni ragazzi dell’ONG salesiana “Volontariato Internazionale per lo Sviluppo” (VIS), insieme ad altri ragazzi del posto, si recano al centro per passare qualche ora con Brisi e i suoi ragazzi o li invitano al centro giovanile aperto dal VIS per ballare, cantare o disegnare.

Inoltre, gli studenti della scuola superiore di Koplik hanno organizzato una mattinata di sensibilizzazione proprio sul tema della disabilità durante la quale, alla presenza dei ragazzi di Brisi, hanno condiviso poesie e pensieri personali, balli e canti per ringraziare i ragazzi del centro della loro gioia e vitalità.

Alla fine della giornata, a cui anche il VIS ha partecipato, una studentessa ha affermato: “All’inizio lo percepivamo come un obbligo scolastico e pensavamo di dover insegnare loro qualcosa, ma ci siamo presto resi conto di avere noi tanto da imparare dalla forza d’animo, allegria e amore incondizionato che questi ragazzi sanno regalare a tutti indistintamente, senza filtri o discriminazioni”.

La ricetta è semplice: la conoscenza e il rapporto diretto con chi viene percepito come “diverso” abbatte tutti i muri e libera la vista verso orizzonti più ampi.

Fonte: VIS

InfoANS

ANS - "Agenzia iNfo Salesiana" - è un periodico plurisettimanale telematico, organo di comunicazione della Congregazione Salesiana, iscritto al Registro della Stampa del Tribunale di Roma, n. 153/2007.

Questo sito utilizza cookie anche di terze parti, per migliorare l'esperienza utente e per motivi statistici. Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più o negare il consenso clicca il tasto "Ulteriori informazioni".