India – Un video in memoria dei salesiani uccisi a Imphal nel 2001

19 Maggio 2020

(ANS – Imphal) – “I tre diamanti rossi di Kangleipak, il riscatto pagato” (The Three Red Diamonds of Kangleipak, the Ransom Paid) – dove Kangleipak richiama l’antico nome di Manipur – è il titolo di un documentario realizzato da don Thomas Josekutty Madathiparambil, un salesiano indiano, in ricordo dei tre salesiani che vennero uccisi ad Imphal, Stato di Manipur, India, per proteggere i giovani all’epoca presenti nel noviziato salesiano. Ma non si tratta solo di un video, quanto piuttosto di un vero tributo: don Josekutty, infatti, era uno di quei novizi e ricorda molto bene quella storia, che oppose all’arroganza della violenza la generosità del sacrificio.

La mattina di quel giorno, il 15 maggio 2001, due uomini si recarono al Noviziato salesiano di Ngarian, a Imphal, apparentemente per una visita. Il giovane chierico Shinu Joseph Valliparambil li accompagnò per la casa e poco dopo se ne andarono. Ma gli stessi uomini tornarono verso le 18.45, completamente armati, accompagnati da un terzo uomo. Uno di loro rimase di guardia al cancello principale, mentre gli altri due entrarono alla ricerca del Direttore, don Raphael Paliakara, che, informato, interruppe la sua conferenza per i 12 novizi del secondo anno ed uscì incontro agli uomini armati insieme con don Andreas Kindo, che era di stanza lì da tre settimane.

Don Paliakara rientrò dai novizi dopo pochi minuti dicendo che le attività del giorno erano concluse e li mandò nell’aula studio, raccomandandosi di non uscire da lì per nessun motivo. I novizi lo videro andare a pregare nella cappella, poi nel suo ufficio e di nuovo nel campo di pallavolo dov’erano gli uomini armati. Sembra che don Paliakara avesse preso del denaro dal suo ufficio da consegnare agli aggressori, ma essi non lo ritennero sufficiente. Allora fu don Kindo a rientrare, alcuni novizi lo videro prendere del denaro dalla sua stanza e poi tornare al campo di pallavolo.

Per i successivi 45 minuti i due salesiani furono impegnati in una discussione con i due uomini armati, i quali furono sentiti chiedere a don Paliakara di far uscire tutti i novizi e di separare quelli originari di lì da quelli provenienti da fuori. Ma don Paliakara resistette: “Sono giovani ragazzi, perché chiamarli fuori? Ditemi cosa volete da loro e io li informerò”. Dopo un po’ gli uomini armati chiesero al chierico Valliparambil di uscire. Egli uscì e la conversazione continuò per altri 10 minuti circa.

Alle 19:50 i novizi che erano nella cappella per la preghiera sentirono un colpo di pistola sparato dalla strada. Subito dopo quel segnale, i due uomini armati aprirono il fuoco contro don Paliakara con un fucile AK47. Non appena don Kindo si fece avanti per soccorrerlo, gli aggressori spararono selvaggiamente anche su di lui, e infine sul chierico Valliparambil, che, assistendo alla scena, piangeva ad alta voce. Dopo pochi minuti gli assassini scivolarono via, coperti dall’oscurità.

L’omicidio dei tre salesiani avvenne in un periodo, tra il 2000 e il 2001, in cui diversi gruppi ribelli si finanziavano estorcendo denaro alle scuole e agli istituti religiosi. Tutta la Chiesa e le opere della Congregazione all’epoca erano toccate da questo problema, tanto che diversi religiosi ricevettero minacce di morte e dovettero essere allontanati per la loro protezione.

In questo caso gli aggressori scelsero di attaccare un noviziato perché, a differenza delle scuole, non ospitava molti giovani del posto, e perché sapevano che se avessero aggredito dei ragazzi del luogo questo avrebbe comportato conflitti intercomunitari e problemi anche a loro. Per questo volevano separare i ragazzi per provenienza.

Don Paliakara, don Kindo e il giovane Valliparambil, da coraggiosi Figli di Don Bosco, hanno sacrificato la loro vita per il bene del gregge affidato alle loro cure. Versarono il loro sangue lavorando per Dio e per il prossimo.

Il video attualmente è disponibile in Inglese su YouTube. In futuro si prevede di sottotitolarlo per renderlo disponibile anche in altre lingue.

InfoANS

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