RMG – 60° anniversario della morte della Serva di Dio Matilde Salem

26 Febbraio 2021

(ANS – Roma) – Domani, sabato 27 febbraio, ricorre il 60° anniversario della morte della Serva di Dio Matilde Salem (1904-1961), una donna, laica, attivissima nella carità, che, grazie anche alla collaborazione con i salesiani del Medio Oriente, seppe vivere un’autentica vita di fede e beneficiare tantissime persone bisognose.

Matilde Chelhot in Salem nacque ad Aleppo il 15 novembre 1904. La condizione agiata della famiglia non impedì a Matilde una spiccata vita interiore. Il 15 Agosto 1922 sposò Georges Elias Salem. La gioia di questa unione fu però ben presto appannata dall’impossibilità di diventare madre e dalla fragile salute dello sposo. Infatti, il 26 ottobre 1944 rimase vedova. Avrebbe potuto rifarsi una vita: avvenenza, ricchezza, tratto signorile, amicizie elette avrebbero potuto conquistarla. Invece fu allora che lei scoprì la sua vera vocazione: dedicarsi totalmente al prossimo con un amore più vasto.

La sua famiglia furono i giovani poveri della sua città. In collaborazione con l’Arcivescovo greco cattolico di Aleppo, mons. Isidoro Fattal, si impegnò a realizzare il grandioso progetto lasciato per testamento dal suo Georges, impegnando il cospicuo capitale da lui realizzato con la sua fortunata attività commerciale. La “Fondazione Georges Salem” affidata ai Figli di Don Bosco, chiamati nel 1947, sarà da quel momento in poi la sua casa e la sua famiglia.

Si arricchì di varie esperienze spirituali: benefattrice salesiana, figlia di S. Francesco d’Assisi, co-fondatrice dell’Opera dell’Amore Infinito. Quanto poi a carità, non ci fu istituzione benefica che non la vedesse impegnata come sostenitrice: Società catechistica, conferenze di S. Vincenzo, colonie estive per ragazzi poveri e abbandonati, Vicepresidenza della Croce Rossa, beneficenza islamica, opera in favore dei giovani delinquenti...

Il lunedì di Pentecoste del 1959 si scoprì colpita da un cancro. In risposta alla diagnosi dei medici, un solo commento: “Grazie, mio Dio”. Fu una via crucis di 20 mesi. Per testamento distribuì tutti i suoi beni a favore delle varie opere di beneficenza, tanto da poter dire: “Muoio in una casa che non mi appartiene più”. Morì in fama di santità il 27 Febbraio del 1961 a 56 anni di età. È sepolta nella chiesa dei salesiani ad Aleppo.

La Causa di Beatificazione di Matilde Salem riguarda una donna laica del Medio Oriente, che ha vissuto la capacità evangelica di “vedere con il cuore”, praticando l’umiltà dei piccoli, lavorando per l’unità dei cristiani, la santificazione dei sacerdoti, la promozione evangelica di tante opere di carità a favore di tutti i bisognosi di qualunque confessione cristiana e di qualunque religione. È stata una discepola di Cristo sull’esempio delle donne del vangelo che seguivano Gesù mettendo i loro beni al servizio del Regno di Dio.

Oggi la sua testimonianza di donna di pace e di riconciliazione è resa ancor più attuale dalla drammatica situazione che da oltre dieci anni ha colpito il suo amato Paese, la Siria.

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