Repubblica Democratica del Congo – Dopo la paura per l’eruzione del vulcano Nyiragongo a Goma si progetta la ripresa

13 Luglio 2021

(ANS – Goma) – Lo scorso 22 maggio a Goma sono stati vissuti dei momenti drammatici: mentre il cielo diventava stranamente più luminoso del solito e uno strano odore si diffondeva in tutta la città, ci si è accorti che il vulcano Nyiragongo, dopo 19 anni di silenzio, stava di nuovo eruttando. I salesiani, del Centro Giovanile “Don Bosco Ngangi” dapprima sono stati sorpresi, come tutti gli abitanti di Goma, poi hanno iniziato ad accogliere le famiglie spaventate e in fuga; quindi, hanno disposto loro stessi l’evacuazione della struttura e il trasferimento urgente a Shasha. E ora che hanno potuto finalmente far ritornare a casa i loro beneficiari, stanno organizzandosi nuovamente per favorire il benessere di tutti i bambini e i giovani loro affidati.

Per quanti hanno vissuto quei momenti è difficile dimenticare la paura: la lava che di notte raggiunge diversi villaggi del territorio, brucia case al suo passaggio, distrugge campi coltivati, cavi della luce, serbatoi d’acqua… E poi, quando quattro giorni dopo l’eruzione del vulcano Nyiragongo, le autorità danno finalmente l’ordine di evacuare 10 dei 18 quartieri della città di Goma, si aggiunge anche lo sgomento di dover abbandonare la propria casa senza sapere quando vi si potrà tornare e come la si ritroverà.

Per una settimana, 283 bambini, 187 giovani e 82 adulti (tra cui 22 tra religiosi e religiose) hanno trovato rifugio nell’opera agricola salesiana a Shasha. Ma neanche lì si è stati davvero tranquilli: i locali non erano adeguati ad accogliere i più piccoli, né i bagni erano sufficienti per tante persone; le condizioni igieniche sono state pertanto molto precarie, e si è convissuti con il timore costante che Covid-19 potesse attecchire e diffondersi tra gli sfollati.

Il rientro dei bambini al “Don Bosco Ngangi” è avvenuto il 15 giugno. “Ora siamo nella fase post-evacuazione: è un’emergenza diversa, c’è meno paura, ma più miseria. Nelle strade si aggirano bambini mendicanti, bambini di strada, vecchi, mamme… sono tutti sporchi e coperti di stracci”, raccontano gli operatori di “Missioni Don Bosco”, la Procura Missionaria salesiana di Torino.

Anche se il pericolo peggiore è passato, ora è necessario intervenire per aiutare le persone a ritrovare una casa e una dignità, i bambini ad avere un luogo sicuro dove lavarsi, nutrirsi e crescere. C’è bisogno di materassi, coperte, cibo, latte in polvere per i neonati…

Eredi di Don Bosco, i salesiani di Goma progettano, costruiscono, accolgono, si spostano quando è necessario, fanno fronte ad ogni avversità… Tutto per aiutare loro, i più piccoli e indifesi.

Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.missionidonbosco.org 

InfoANS

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