Uruguay – I giovani privati della loro libertà sotto la cura dell’INISA studieranno Meccanica presso i “Talleres Don Bosco”

27 Luglio 2021

(ANS – Montevideo) – Venerdì 23 luglio, l’Istituto Salesiano “Talleres Don Bosco” e l’Istituto Nazionale per l’Inclusione Sociale degli Adolescenti (INISA) hanno firmato un accordo per gli adolescenti privati della libertà che sono in procinto di lasciare l’INISA, affinché possano seguire un corso professionalizzante in meccanica presso l’istituto salesiano.

Tra quanti erano alla cerimonia della firma dell’accordo, si segnala la presenza di vari salesiani ed educatori della scuola, della Presidente dell’INISA, dott.ssa Rosanna de Olivera Méndez, e della Direttrice, Andrea Venosa, funzionari dell’Istituto e il Direttore generale dell’impresa finanziaria “Unión Capital Afap”, Maria Dolores Benavente.

“Quest’avvenimento ci ricollega alla nostra missione salesiana”, ha commentato don Marcelo Fontona, SDB, che ha firmato l’accordo a nome delle Scuole Professionali e “Talleres Don Bosco”. Il religioso ha ricordato che la missione del fondatore dei Salesiani di Don Bosco, San Giovanni Bosco, è iniziata dedicandosi agli adolescenti e ai giovani che erano rinchiusi nelle carceri di Torino, nel 1840: “Questo passo ci dà gioia per la possibilità che significa per questi giovani, per i quali vogliamo generare altre opportunità di vita”, ha aggiunto il salesiano, prima di ricordare che sempre in Uruguay, a Salto, i Salesiani da 20 anni stanno sviluppando un progetto simile, di libertà assistita e misure socio-educative non detentive con giovani segnalati dalla magistratura, con l’obiettivo di aiutarli a generare un progetto di vita.

L’accordo, firmato anche da “Unión Capital Afap”, che include quest’iniziativa nel suo vasto piano di azioni di responsabilità sociale, permetterà, in una prima fase, a 10 giovani di diversi centri INISA di seguire il corso di meccanica per veicoli a benzina; ma c’è già una lista d’attesa di altrettanti giovani intenzionati a compiere questo percorso, il che è stato definito da parte dalla Presidente dell’INISA, un “successo clamoroso” per l’entusiasmo suscitato negli adolescenti. “Il fatto che siano motivati è fondamentale”, ha detto.

“Sono molto felice, oggi è un giorno molto importante. Stiamo innovando, è la prima volta che abbiamo firmato questo accordo quadro con ‘Talleres Don Bosco’”, ha detto la dott.ssa de Olivera. “Talleres Don Bosco ha un grande prestigio e all’INISA abbiamo la missione e l’impegno di dare a questi adolescenti, che hanno storie di vita difficili e traumatiche, l’opportunità di trovare la loro vocazione”.

“Abbiamo la responsabilità di lasciare loro, in vista della loro uscita, una rete che comprende la loro salute, la loro famiglia (perché tornino nel loro ambiente) ma anche la formazione e la possibilità di entrare nel mercato del lavoro. Se non diamo loro la possibilità di uscire con una vera formazione e l’opportunità di trovare un lavoro dignitoso è difficile per loro mantenersi”, ha aggiunto.

“Sappiamo – ha poi concluso – che nei ‘Talleres Don Bosco’ vengono formati tecnicamente, ma anche nei valori, nella disciplina, nel rispetto degli orari, nella cittadinanza, perché hanno bisogno di sostegno per essere buoni cittadini e per essere consapevoli che il crimine non è un percorso valido e che esiste un’altra strada”.

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