Pakistan – La missione salesiana a Lahore
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10 Gennaio 2023

(ANS – Lahore) – Il Pakistan è un Paese con alcune questioni problematiche, come l’instabilità politica, il terrorismo, la povertà e le tensioni interne. C’è poi la questione irrisolta del Kashmir, conteso tra India e Pakistan; e il vicino Afghanistan genera un flusso di rifugiati e infiltrazione di terroristi. La religione islamica è praticata dal 96,5% della popolazione. I cristiani sono appena l’1,5%, per la metà cattolici e per la metà protestanti. A Lahore, nel quartiere di Youhanabad, dove sorge la casa salesiana, ci sono molti cristiani. Tuttavia, essendo una piccola minoranza, la loro vita non è semplice, e hanno poche opportunità all’interno della società.

Per tutti i Pakistani, musulmani e cristiani, la religione occupa un posto di rilievo nella società, la religiosità è diffusa e la religione permea tutto il vivere civile. E tra le caratteristiche positive del Paese c’è anche una popolazione è molto giovane, con un’età media bassa e quindi un’alta percentuale di bambini e giovani.

A Lahore – una delle due opere salesiane nel Paese, insieme a quella di Quetta – operano attualmente due salesiani. Don Noble Lal, il primo salesiano sacerdote pakistano, che è Direttore ed Economo della Comunità e Direttore della Scuola Tecnica; e il sig. Piero Ramello, salesiano coadiutore e missionario, originario della Circoscrizione Speciale di Piemonte e Valle d’Aosta (ICP), che è insegnante presso la scuola. A

A Lahore è anche attiva la “Don Bosco Educational Society”, che fornisce servizi educativi sia nell’ambito dell’educazione formale, grazie alla “New Don Bosco Higher Secondary School”, sia nell’ambito della formazione professionale, con il “Don Bosco Technical Center”. Quest’ultimo offre una varietà di programmi di formazione professionale sulla base delle esigenze della comunità e per affrontare il problema della disoccupazione giovanile. Con il progetto “Don Bosco Education”, i salesiani stanno anche fornendo un’educazione di qualità, a basso costo, alle comunità emarginate del Pakistan.

Nei servizi salesiani per le ragazze, si presta particolare attenzione alla riduzione dell’abbandono scolastico. Purtroppo, a causa della necessità di prendersi cura della famiglia o della diffusione di matrimoni precoci, molte ragazze abbandonano gli studi prima della fine della scuola dell’obbligo. Ciò avviene nelle comunità etniche dei villaggi, ma anche nei grandi centri urbani, come Lahore, nella convinzione che l’abbandono degli studi per aiutare la famiglia o il matrimonio precoce (spesso contro la volontà della ragazza) costituiscano una soluzione alla povertà economica.

Per le ragazze, i Salesiani in Pakistan portano avanti programmi di promozione sociale e di formazione ai loro diritti, con l’obiettivo di creare e diffondere consapevolezza e autodeterminazione tra le giovani. I Figli di Don Bosco si adoperano per incoraggiare le ragazze a proseguire gli studi, organizzano anche corsi per impartire conoscenze e competenze finalizzate all’apprendimento di un mestiere. Come dice una delle studentesse dei centri educativi salesiani: “Se studiamo, possiamo avere un futuro più luminoso”.

Considerato che la popolazione locale è molto povera, composta per lo più di famiglie monoreddito con molti figli, i salesiani applicano delle rette molto basse e hanno attivato delle borse di studio per contribuire all’istruzione dei e delle giovani, così che tutti loro possano completare la loro formazione e diventare membri indipendenti della società.

Fonte: Salesians Ireland

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