Mozambico – Suor Teixeira, “la mamma” di tante bambine

05 Aprile 2017

(ANS – Inharrime) – Suor Lucilia Teixeira Monteiro è una Figlia di Maria Ausiliatrice (FMA) portoghese, da 42 anni missionaria in Mozambico; dal 2004 lavora ad Inharrime, tra piccole bambine orfane e ragazzi e giovani che vengono educati alla fede e per la vita. “Le nostre bambine non hanno mamma, né papà, ma hanno trovato una famiglia: loro sono felici di avere noi e noi siamo felici di avere loro, perché la vita salesiana ha senso solo perché loro esistono” racconta.

“La mia missione è partecipare alla crescita e all’educazione delle bambine che affollano il mio centro, ad Inharrime – prosegue –. Poi, oltre all’istruzione delle più piccole, abbiamo anche dei corsi di studio superiori per adolescenti, sempre attraverso il Sistema Preventivo Salesiano. (…) In questo momento abbiamo 2350 bambini, ragazzi e giovani che vanno dalla prima elementare al pre-università: 120 bambine orfane interne, 720 orfani nelle famiglie con adozioni a distanza, 25 bambini senza mamma, 18 bambini albini”.

L’educazione integrale presso il centro “Beata Laura Vicuña” delle FMA – che si trova proprio di fronte ad una più piccola opera dei Salesiani – è un dato evidente e concreto. Insieme alla formazione scolastica le bambine e tutti gli allievi sono avviati alla vita di fede attraverso la testimonianza. “Quello che siamo lo viviamo e lo condividiamo nella preghiera, pregando tutte insieme – spiega sr Teixeira –. Le bambine sanno già pregare: al centro arrivano tante persone a chiedere aiuto per i loro problemi e ogni bimba prega per queste intenzioni e insieme rendiamo grazie per ciò che Dio ha fatto attraverso ciascuna di noi. Noi siamo piccole e povere, ma quando il Signore trova un piccolo canale, Lui arriva dove vuole!”

La bellezza di questo centro, la validità dell’educazione fornita e la positività dei valori trasmessi fanno sì che alle volte la popolazione locale inventi qualche stratagemma per farvi entrare i propri figli. È il caso di tre sorelline, che, racconta sr Teixeira, “sono accolte fra le orfane, anche se la mamma è viva. Rimasta vedova e con un cognato rozzo e violento, temeva che questi potesse far del male alle piccole man mano che crescessero. Così si è presentata qui spacciandosi per la zia delle bambine e chiedendo di accoglierle. Le due più grandicelle erano state istruite a non dire nulla della loro situazione, ma la più piccola quando ha visto la mamma che se ne andava si è messa a piangere chiamandola ‘mamma, mamma’. Davanti ad una scena così drammatica, non ho saputo negare un posto alle tre piccole”.

Oggi sr Teixeira si definisce “una missionaria felice della chiamata di Dio”. E aggiunge: “ogni giorno lo ringrazio per avermi chiamata a dare la mia vita a Lui per servire i più poveri. Questa è la mia missione fin che Dio vorrà”.

Ulteriori informazioni su: Missioni Don Bosco

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