Siria – Maher Al Saloom: "La guerra interiore è più forte delle bombe"

17 Marzo 2020

(ANS – Aleppo) – La Siria in questo mese entra nel suo nono anno di guerra, una guerra che ha cambiato la vita di quasi 20 milioni di persone. Le bombe non cadono più sulle principali città e non ci sono più tante persone in fuga come prima, ma non si può nemmeno dire ci sia la pace e la ricostruzione è appena iniziata. Gli interessi economici delle maggiori potenze hanno trasformato il Paese in una polveriera e in una crociata contro il terrorismo jihadista, con più di 500.000 morti, più di 1,5 milioni di feriti e più di 5 milioni di rifugiati.

In tutto questo tempo i salesiani sono rimasti ad Aleppo, Damasco e Kafroun al fianco della popolazione e soprattutto dei giovani e delle loro famiglie attraverso loro opere.

Maher Al Saloom è un esempio di ciò che hanno vissuto migliaia di giovani provenienti dagli ambienti salesiani in Siria. Ha 24 anni e vive a Damasco. È il secondo di tre fratelli. Avrebbe dovuto fare il servizio militare, ma un problema cardiaco lo ha fatto esonerare.

La sua vita è cambiata il 17 aprile 2013. “Mi stavo preparando per l'esame finale del liceo, che era di lì a pochi giorni, e mio padre diceva che non l'avrei passato. Alle sette del mattino stavo ripassando Fisica quando squillò il telefono. Mi dissero che mio padre aveva avuto un incidente, ma quando arrivai a casa dei miei zii seppi la verità, e cioè che era morto”, ricorda, emozionato, Maher.

Quel giorno non ebbe la forza di tornare a casa e andò al Centro Giovanile Salesiano: “Quando entrai in chiesa tutti i salesiani erano lì e, da quel momento in poi, ho trovato un altro padre in loro, perché mi hanno sempre aiutato a continuare a studiare e a superare le difficoltà che mi si sono presentate”.

Dopo la sepoltura del padre, Maher ha continuato a studiare, per fare un regalo al padre. Così all’esame “ottenni anche un buon voto, anche se poi le difficoltà a casa sono arrivate lo stesso, perché non avevamo più un’entrata economica. Fu allora che iniziò per me la guerra interiore, che è più forte della guerra delle bombe. C’era da pagare per il funerale, per l’università… I salesiani ci hanno aiutato molto, a noi come a tante altre famiglie. Tutto quello che sono lo devo a loro”.

L'episodio più difficile della sua testimonianza è stato quando gli hanno consegnato la pallottola che ha ucciso suo padre. Osservandola in mano, si è rivolto a un salesiano e lo ha lasciato senza parole: “Questa pallottola costa 15 Lire (3 centesimi di Euro); ti do tutti i soldi che volete se mi restituisci mio padre vivo”. Da quel momento Maher non ha più smesso di studiare.

“Il centro giovanile è la mia casa – conclude –. Mi ha dato tutto quando ho perso ciò che più desideravo, mi ha aiutato a superare le difficoltà”.

Fonte: Misiones Salesianas

InfoANS

ANS - "Agenzia iNfo Salesiana" - è un periodico plurisettimanale telematico, organo di comunicazione della Congregazione Salesiana, iscritto al Registro della Stampa del Tribunale di Roma, n. 153/2007.

Questo sito utilizza cookie anche di terze parti, per migliorare l'esperienza utente e per motivi statistici. Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più o negare il consenso clicca il tasto "Ulteriori informazioni".