Corea del Sud – Formazione dei Catechisti, dalla teoria alla pratica: un simposio su “L’uso sapiente delle Linee Guida per la Formazione dei Catechisti”
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21 Novembre 2025

(ANS – Seul) – Sabato 8 novembre, presso la Casa Ispettoriale salesiana di Shingil-dong, a Seul, si è svolto il simposio intitolato “L’uso sapiente delle Linee Guida per la Formazione dei Catechisti”: un’occasione per analizzare lo stato attuale e delineare il futuro della formazione catechetica nella Chiesa Cattolica coreana.

L’evento, promosso dal Comitato Catechetico della Conferenza Episcopale Coreana (CBCK) e organizzato dall’Istituto Salesiano di Ricerca Pastorale sulla Spiritualità Giovanile (Don Bosco Youth Spirituality Pastoral Research Institute - DBYSPRI), diretto da don Moise Yun Mangeun, SDB, è stato concepito per esplorare le applicazioni pratiche delle nuove Linee Guida per la Formazione dei Catechisti della Scuola Domenicale nella Chiesa Cattolica Coreana, promulgate nel settembre 2024. Hanno partecipato oltre 130 operatori pastorali e catechisti provenienti da diverse diocesi del Paese, segno del forte interesse suscitato.

Il simposio si è aperto alle 9:30 con il saluto e la relazione introduttiva di Mons. John Baptist Jeong Sinchol, Presidente del Comitato Catechistico della CBCK. Mons. Jeong ha richiamato il Direttorio per la Catechesi (2020) e il Motu Proprio Antiquum Ministerium (2021), che istituisce il ministero del catechista, sottolineando: “Il catechista non può essere considerato un semplice volontario, ma una vocazione che partecipa alla missione evangelizzatrice della Chiesa”. E ha aggiunto: «Spero che queste linee guida diventino un cammino di discernimento per aiutare i catechisti a riscoprire identità e missione, rispondendo alla chiamata di Dio”.

Successivamente, la dott.ssa Lee Jin-ok, del DBYSPRI, ha presentato la prima relazione sul “Quadro attuale della Formazione dei Catechisti delle scuole domenicali in Corea”. Basandosi su un’indagine condotta in 15 diocesi, ha evidenziato un “divario tra i sistemi formativi diocesani, il livello di interesse dei parroci e le reali esigenze (soprattutto spirituali) dei catechisti sul campo”, insistendo sulla necessità di una formazione “continua e qualitativa”, in sostituzione di percorsi sporadici e isolati.

Nella seconda relazione, “Proposte per l’Utilizzo delle Linee Guida di Formazione”, don Kim Jun-hee, Direttore della Scuola Domenicale del Dipartimento Giovanile dell’Arcidiocesi di Seul, ha affermato che la formazione “non deve fermarsi alla trasmissione di competenze tecniche”, ma favorire, piuttosto, “un approccio integrato “che includa teologia, pedagogia e psicologia, per consolidare l’identità e il ruolo del catechista”.

La sessione mattutina si è conclusa con l’intervento di Clara Park Moran, della Diocesi di Incheon, catechista laica con 26 anni di esperienza, che ha condiviso una testimonianza vivace e concreta, avendo ricevuto personalmente il Ministero di Catechista da Papa Francesco durante il Giubileo dei Catechisti del 21 gennaio scorso.

Nel pomeriggio, dopo i lavori diffusi in 10 gruppi, ha avuto luogo una sessione plenaria in cui i partecipanti hanno condiviso difficoltà e suggerimenti per attuare le linee guida.

Tra le questioni più ricorrenti sono emerse: la mancanza di “comunicazione” tra diocesi e parrocchie; la scarsa “attenzione dei parroci”, spesso determinante per la riuscita dei programmi formativi; e le tensioni tra le attività dei gruppi giovanili parrocchiali e il servizio dei catechisti.

Particolare consenso ha suscitato l’intervento di un partecipante che ha osservato come “il sostegno spirituale che fa crescere la fede personale del catechista deve venire prima di qualsiasi supporto materiale”.

Il moderatore, don Kim Yong-su, della Diocesi di Incheon, ha inoltre proposto spontaneamente che la Congregazione Salesiana, grazie alla sua lunga tradizione nel campo della catechesi, possa organizzare programmi di formazione nazionali e graduali per i catechisti. La proposta è stata accolta da un forte applauso.

Infine, nelle considerazioni conclusive, don Moise Yun Mangeun ha sottolineato che le linee guida indichino chiaramente alla Chiesa coreana la necessità di superare i confini diocesani e rispondere in maniera integrata.

Il simposio ha rappresentato un momento importante per verificare come la nuova “mappa teorica” delle linee guida debba incontrare le esigenze reali del campo, e i partecipanti sono tutti convenuti sul fatto che la formazione dei catechisti deve procedere come un processo continuo, centrato sull’“identità” e sulla “spiritualità” del catechista.

Fonte: AustraLasia

InfoANS

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