Italia – Per educare un bambino serve un intero villaggio
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07 Febbraio 2020

(ANS – Roma) – Venerdì 31 gennaio, festa di San Giovanni Bosco, si è svolto presso l’opera “Borgo Ragazzi Don Bosco”, la “Valdocco di Roma”, un seminario dal titolo “Per educare un bambino serve un intero villaggio” volto a realizzare un patto educativo per il quartiere romano di “Centocelle”. Il seminario è stato un modo per rendere onore al Santo dei Giovani attraverso un rinnovato impegno al servizio dei ragazzi, e ancor più è stato una risposta all’appello lanciato da Papa Francesco a costruire un “villaggio dell’educazione”.

Al Borgo Ragazzi Don Bosco, sono stati tanti gli appuntamenti per festeggiare il Santo della Gioventù: ogni proposta educativa dell’opera ha celebrato San Giovanni Bosco insieme ai ragazzi e tutta la comunità si è ritrovata insieme, venerdì 31 gennaio, e al mattino di domenica 2 febbraio.

Venerdì pomeriggio si è svolto il seminario “Per educare un bambino serve un intero villaggio”, che ha voluto accogliere la proposta di Papa Francesco di elaborare un patto educativo a livello locale; nel caso del “Borgo”, nel quartiere romano di Centocelle.

Tanti gli ospiti intervenuti: Giovanni Patriarca, ufficiale della Congregazione per l’Educazione Cattolica; Andrea Zampetti, Professore di Pedagogia Sociale all’Università Pontificia Salesiana; Giorgio Righetti; Direttore Generale dell’ACRI, l’Associazione delle Fondazioni e delle Casse di Risparmio; Mario Podeschi, Assessore alle politiche sociali del V Municipio; Wanda Giacomini, Dirigente dell’istituto Comprensivo “Largo Cocconi”; e Maria Elena Mammarella, assessore alla scuola del V Municipio.

Il patto è stato inteso come orizzonte di senso nel quale inserire il cammino educativo, sulla base di cinque pilastri: chiarezza, convergenza, compito, coraggio e coinvolgimento.

Dopo i numerosi interventi, è iniziato il momento laboratoriale per gruppi: giovani, famiglie, educatori e operatori sociali, riuniti per elaborare proposte concrete di interventi possibili per un patto educativo nel territorio. Da questo scambio fruttuoso sono emersi tanti spunti su cui poter lavorare, riassunti dai facilitatori dei gruppi: “forti insieme per regalare del bene”, “lavorare insieme per educare tutti”, “ascolto e contaminazione”, “essere di tutti e non essere di nessuno per fronteggiare la fragilità delle famiglie”.

Al termine del seminario, ha avuto luogo la Messa solenne per San Giovanni Bosco, presieduta da mons. Angelo Vincenzo Zani, Segretario della Congregazione dell’Educazione Cattolica.

La festa è continuata domenica con la Messa presieduta da mons. Gian Piero Palmieri, vescovo ausiliare per il settore Est della diocesi di Roma, durante la quale un ragazzo, Kevin, ha ricevuto la prima Comunione. Successivamente ha avuto luogo l’inaugurazione della nuova sala polifunzionale dedicata a don Cadmo Biavati, “il Don Bosco di Roma”, primo Direttore dell’opera.

La realtà del Borgo Ragazzi Don Bosco è solo una piccola goccia dentro un grande mare: ne è un esempio il progetto “Dare più a chi ha avuto di meno” di “Salesiani per il Sociale APS” – selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini” – che conta attività formative in tutta Italia per fare crescere le comunità educanti, arrivando ad incidere sulla vita di 3.000 minori seguendo tre linee: formale, non formale e territoriale. 

InfoANS

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