Italia – A colloquio con un influencer salesiano: don Eustace Siame

(ANS – Roma) – “‘Andate a riparare le reti’. Gesù ha chiamato i suoi primi apostoli mentre erano intenti a riparare le loro reti da pescatori (cfr Mt 4,21-22). Lo chiede anche a noi, anzi ci chiede, oggi, di costruire altre reti: reti di relazioni, reti d’amore, reti di condivisione gratuita, dove l’amicizia sia autentica e profonda. Reti dove si possa ricucire ciò che si è spezzato, dove si possa guarire dalla solitudine, non contando il numero dei follower, ma sperimentando in ogni incontro la grandezza infinita dell’Amore”. Questo è stato l’appello che a luglio scorso Papa Leone XIV ha rivolto agli influencer cattolici e ai missionari digitali per il Giubileo a loro dedicato. Il salesiano don Eustace Siame è certamente uno di essi, e oggi ci presenta il suo apostolato, realizzato principalmente attraverso il progetto “Daily Bread”.

Puoi presentarti ai lettori di ANS?

Sono don Eustace Siame, classe 1971, fiero di essere un Salesiano di Don Bosco, originario della vivace Visitatoria ZMB, che riunisce Zambia, Zimbabwe, Malawi e Botswana. Il mio viaggio è iniziato a Kasama, in Zambia, dove le Figlie di Maria Ausiliatrice mi hanno ispirato per la prima volta ad abbracciare questa vocazione, anche se nella mia città natale non erano presenti i Salesiani di Don Bosco.

La mia formazione mi ha portato da Bauleni a Lusaka e a Moshi, in Tanzania, dove ho emesso la mia prima professione nel 1993 e i miei voti perpetui nel 1999. Ordinato sacerdote nel 2003, ho ricoperto il ruolo di decano accademico, viceparroco, Direttore d’oratorio e preside in varie comunità in Zambia, Zimbabwe e Tanzania. Ora sto concludo la mia tesi di laurea in Filosofia Analitica presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, spinto dalla passione di servire e ispirare.

Come è iniziato il tuo progetto “Daily Bread”?

Il mio servizio pastorale “Daily Bread” (Pane Quotidiano) nasce da un profondo desiderio di condividere la Parola di Dio. Quando mi sono trasferito a Hwange, in Zimbabwe, nel 2010, ho iniziato a pubblicare riflessioni domenicali su Facebook, raggiungendo tanti cuori desiderosi di nutrimento spirituale. Con l’arrivo di WhatsApp nel 2011 – grazie a un consiglio della mia segretaria universitaria – ho abbracciato questa nuova piattaforma, ispirata al motto della mia ordinazione diaconale, una citazione di San Paolo: “Guai a me se non predico il Vangelo” (1Cor, 9,16). Alimentato dalla fede e dallo Spirito Santo, questo ministero è sbocciato in un movimento globale, che ora tocca oltre 5 milioni di vite.

Cosa ti spinge ad andare avanti e come vieni supportato in questo percorso di evangelizzazione digitale?

La mia incrollabile passione per la Parola di Dio e lo spirito di Don Bosco sono le mie forze trainanti! Condividere i messaggi della “Buonanotte salesiana” con il mondo mi riempie di gioia e di scopo. Due anni fa, con l’incoraggiamento del mio Superiore ispettoriale e un entusiastico resoconto di don Václav Klement, già Consigliere per le Missioni, il mio servizio con Daily Bread è stato ufficialmente riconosciuto tra i servizi pastorali della mia Visitatoria. E sono stato onorato di essere nominato Delegato per la “Daily Bread Family”: una comunità unita dalla fede e dal potere trasformativo della Parola di Dio. La nostra famiglia oggi abbraccia tutti i continenti e il nostro sogno è che questo servizio diventi una parte preziosa della Famiglia Salesiana in tutto il mondo.

Qual è il tuo sogno, o il tuo desiderio, riguardo alla presenza dei Salesiani di Don Bosco nel continente digitale?

Il mio più grande desiderio è che i Salesiani di Don Bosco abbraccino coraggiosamente il continente digitale con lo stesso fuoco ed entusiasmo che aveva Don Bosco. I giovani di oggi vivono nel mondo digitale e cercano connessioni e ispirazione sui social media. Dobbiamo incontrarli dove sono, catturando la loro attenzione e i loro cuori con un impegno significativo! Il mondo è cambiato: la televisione non è più al centro dell’attenzione; è lo smartphone che apre la chiave d’accesso alle loro anime.

Hai qualche suggerimento o idea che vuoi condividere?

Se vogliamo davvero ispirare nuove vocazioni salesiane, i media digitali sono la nostra strada. Ho visto innumerevoli giovani scoprire i Salesiani di Don Bosco attraverso il servizio di Daily Bread. Ogni giorno ci sono 250 appassionati amministratori volontari che mi aiutano a condividere la Parola di Dio e i rilassanti messaggi della “buonanotte”, e così, tutti insieme, possiamo generare un’ondata di speranza e fede in tutto il mondo.

InfoANS

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