Ecuador – “Verso un ‘noi’ sempre più grande”: la Rete America Sociale Salesiana e le migrazioni in America
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28 Giugno 2021

(ANS – Quito) – “Ho paura che ci portino via da qui, perché siamo senza documenti (...) Ho paura che la situazione nel mio Paese non si sistemi, che non potremo tornare dalle nostre famiglie”, racconta Brangely, una migrante venezuelana che vive in Colombia. Lei, come centinaia di migliaia di altri migranti, ha lasciato il suo Paese natale in cerca di migliori opportunità, mettendo a rischio la sua vita e quella della sua famiglia, lasciando tutto alle sue spalle.

Violenza, insicurezza, povertà e ricongiungimento familiare sono i principali motori della migrazione nelle Americhe. Secondo il Portale dei Dati Mondiali sulla Migrazione, sul totale della popolazione mondiale, il 3,6% (280,6 milioni) è composto da migranti internazionali.

E al di là dei numeri bisogna sempre ricordare che dietro le cifre ci sono i volti e le persone che migrano: uomini, donne e bambini che vivono vere e proprie “odissee” nei loro spostamenti, e che affrontano spesso difficoltà ancora maggiori una volta arrivati nei Paesi di destinazione.

Di fronte a questa realtà, la Rete America Sociale Salesiana (RASS) – la Rete di opere e servizi sociali salesiani per bambini, adolescenti e giovani a rischio di esclusione sociale in America, presente in 18 Ispettorie e 22 Paesi della regione, con sede operativa a Quito, Ecuador – ha risposto con programmi di assistenza a bambini, adolescenti, giovani e famiglie migranti, che vanno a beneficio di circa 3.310 migranti ogni giorno.

Solo per fare alcuni esempi guardando ad alcune delle Ispettore della rete:

-      Messico - Guadalajara: tra le 800 e le 1.000 persone vengono assistite quotidianamente, offrendo loro cibo, cure mediche, alloggio e assistenza legale.

-      Centro America: vitto, alloggio e consulenza legale sono forniti a 1500 persone ogni giorno, oltre a lavorare con 40 rifugiati a carico.

-      Perù: è stata allestita una casa di accoglienza un rifugio e un programma di formazione per 60 giovani venezuelani.

-      Ecuador: durante la pandemia, sono state aperte delle mense che servono ogni giorno 80 famiglie venezuelane che vivono per strada.

-      Colombia – Bogotà: ci sono programmi di assistenza completa per più di 700 membri di famiglie migranti.

-      Stati Uniti Est e Canada: è attivo un programma incentrato sulle attività di sostegno scolastico e sul buon uso del tempo libero, dove più del 60% dei 2.000 giovani che vi partecipano ogni anno sono migranti.

-      Cile: si lavora per ripristinare i diritti violati di 30 famiglie di immigrati, soprattutto donne con bambini a carico.

Quest’anno, il tema che Papa Francesco propone per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, è: “Verso un ‘noi’ sempre più grande”, e invita a lavorare in difesa dei diritti di coloro che migrano. Il lavoro pastorale che la RASS compie, come rete di opere salesiane e in collaborazione con governi, istituzioni internazionali e ONG, cerca di fare proprio questo e si riassume in 4 verbi: accogliere, proteggere, promuovere e integrare.

InfoANS

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