RMG – La grande visione di Don Bosco: camminare con i giovani, camminare con i tempi
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24 Febbraio 2023

(ANS – Roma) – Come di consueto, nel giorno 24 del mese, viene proposto ai lettori di ANS uno degli articoli della serie “Don Bosco e la realtà digitale e virtuale”, scritta dal Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, don Gildasio Mendes. Nel contributo odierno l’attenzione è posta sul tema: “La grande visione di Don Bosco: camminare con i giovani, camminare con i tempi”.

Dall’epoca di Don Bosco (1815-1888) ad oggi sono passati molti decenni: Don Bosco è vissuto in una cultura e in un mondo nel quale non si conoscevano le nuove tecnologie di cui usufruiamo al giorno d’oggi, come ad esempio Internet, i sistemi di comunicazione, il laser, i satelliti.

Anche a livello teologico e pastorale, Don Bosco ha vissuto in un periodo molto diverso rispetto al nostro attuale. Tuttavia, le sue intuizioni e le sue pratiche dimostravano già la sua capacità di educare partendo da ciò che l'individuo sa fare meglio, dalle sue potenzialità, dalla sua intelligenza e dalla sua capacità di integrare la conoscenza alla pratica professionale. I valori della vita vengono messi in risalto attraverso l'educazione, con la formazione delle persone, nell’evangelizzazione e la promozione della dignità della persona.

Attraverso la sua visione e il suo approccio innovativo, Don Bosco ha saputo camminare con i tempi progettando il futuro.

Un altro punto importante da considerare è quello che anche le società hanno attraversato diversi cambiamenti che, dai tempi di Don Bosco ai giorni nostri, hanno influito sulle persone, le famiglie, le culture, la scuola e la Chiesa.

Possiamo quindi considerare che sono diversi gli elementi che esprimono il grande cambiamento epocale avvenuto. Tra questi, i più importanti ad avere avuto un impatto maggiore sulla vita delle persone, soprattutto dei bambini, degli adolescenti e dei giovani, sono le tecnologie dell‘informazione, i social media, i games.

Lo sforzo quotidiano di migliaia di studiosi e ricercatori di diversi settori che si impegnano studiando e basandosi su prove di laboratorio nei campi della medicina, della psicologia, dell'intelligenza artificiale, delle biotecnologie, delle nanotecnologie, è la testimonianza di un mondo che cambia e dal quale siamo costantemente sfidati a ripensare il nostro modo di sperimentare e vedere la realtà che ci circonda.

Se da un lato le scienze non hanno ancora risposto in modo soddisfacente ai grandi problemi umani, sociali, economici ed etici, dall'altro ci hanno permesso di navigare nell'universo come una bussola che ci ha fornito un certo livello di sicurezza. 

L’umanità cammina velocemente nel campo dello sviluppo scientifico, tecnologico e digitale.

Il presente e il futuro nel campo della comunicazione sono quelli di avere una grande consapevolezza e responsabilità per creare e praticare un‘etica digitale e di intelligenza artificiale; solo in questo modo sarà possibile affrontare la tecnologia della comunicazione in un contesto socio-politico, economico e culturale. 

In questa visione etica, in ogni Paese del mondo sarebbe necessario mettere al primo posto i diritti della persona umana e dei relativi beni primari:  mangiare, avere un‘educazione, essere inclusi digitalmente… tutto ciò per vivere una condizione economica equa e degna.

Alla luce della pratica educativa di Don Bosco, la visione della comunicazione ci presenta il dono e la responsabilità di costruire la famiglia umana, del rispetto della diversità culturale, del dialogo interreligioso e della promozione della pace.

In un mondo di rapidi e imprevedibili cambiamenti, come ci poniamo, come cristiani, di fronte ai valori del Vangelo e del Sistema Preventivo di Don Bosco?

Don Bosco ha saputo, in modo intelligente e creativo, educare i suoi giovani a un contesto socio-politico e comunicativo con nuove sfide ed opportunità.  Educava perché sapeva che l’educazione offre alla persona la possibilità di essere protagonista della sua vita, cosciente verso la realtà e corresponsabile nel costruire una società più giusta e fraterna.

Oggi il contesto digitale ci offre molte possibilità, come ad esempio dialogare e convivere con l’intelligenza artificiale e altre tecnologie future che faranno parte della nostra vita e di quella dei giovani.    

Bisogna dire, infine, che il mondo digitale non è assolutamente un terreno neutrale Educare i giovani, gli adolescenti e i bambini è focalizzato sul saper essere critici e protagonisti, perché il digitale sarà il fondamento dell’educazione futura.

Camminiamo allora con Don Bosco, sempre accanto ai giovani e con i tempi!

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