Nuova Zelanda – In che modo il carisma salesiano si sta diffondendo in questo Paese multiculturale e multireligioso?
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08 Maggio 2019

(ANS - Auckland) – Nel giorno in cui le comunità salesiane di tutto il mondo celebrano san Domenico Savio, lunedì 6 maggio, tutti e quattro i salesiani presenti in Nuova Zelanda, nelle due sedi di Massey e Avondale, che formano l’unica comunità di Auckland, si sono riuniti per condividere un tempo di preghiera, fraternità e dialogo. A dieci anni dall’avvio della presenza salesiana nel Paese, i figli Spirituali di Don Bosco si sono confrontati a partire dalla domanda: “In che modo il carisma salesiano si sta diffondendo in questo Paese multiculturale e multireligioso?”

Attualmente in Nuova Zelanda sono presenti quattro salesiani, che hanno alle proprie spalle esperienze ben diverse tra loro: c’è don Matthew Vadakkevettuvazhiyil, un salesiano indiano che ha trascorso molti anni in Africa; don Pham Thanh Binh, un vietnamita che ha lavorato in Corea del Sud; don James Adayadiel, un altro missionario indiano che ha trascorso già 40 anni nei Paesi del Pacifico; e il Direttore, don Mosese Tui, samoano, che in precedenza ha servito la Congregazione in Australia, Fiji e Samoa.

Ragionando insieme sul futuro salesiano in Nuova Zelanda, i quattro hanno riconosciuto di essere ancora pochi e ancora non molto conosciuti nella Chiesa locale. Per questo si è ragionato su come fare per attrarre o portare nuovi salesiani ad Auckland. Riconoscendo che non è così facile suscitare l’interesse dei giovani parrocchiani per la vocazione salesiana – e anche il seminario diocesano di Auckland conta solo 3 candidati, tutti di origine straniera – si è osservato che anche il contributo di missionari temporanei potrebbe essere di grande aiuto.

Un altro argomento di dibattito ha riguardato come fare per favorire la comunicazione, l’animazione e il governo efficaci all’interno della Delegazione Pacifico, dell’Ispettoria Australia-Pacifico (AUL).

Inoltre è stato suggerito di non disperdere la ricchezza di esperienza maturata negli anni, e per questo don Adayadiel è stato incoraggiato a mettere per iscritto quanto vissuto nel suo quarantennale servizio per l’Ispettoria.

Infine, hanno condiviso la necessità di sviluppare una vita comunitaria più intensa: i Figli spirituali di Don Bosco, divisi tra Avondale e Massey, attualmente sono privi di una casa comunitaria adeguata e riescono a radunarsi congiuntamente solo una volta alla settimana. Mentre tutti lavorano con grande zelo per i giovani e i parrocchiani loro affidati, devono pure poter sostenere la loro vita comunitaria.

Auckland è la più giovane presenza nel Pacifico (2009). Mentre i salesiani a Samoa celebrano quest’anno il loro 40° anniversario di presenza e quelli delle Isole Fiji il loro 20° anniversario, in Nuova Zelanda i salesiani stanno ancora cercando di trovare la loro strada per radicare il carisma salesiano in questo popolo, formato da tante diverse nazionalità, culture e religioni.

Fonte: AustraLasia

InfoANS

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