Italia - All’Istituto Don Bosco di Firenze il primo campus estivo post Covid per ragazzi non vedenti

27 Agosto 2020

(ANS – Firenze) – È in corso all’Istituto Don Bosco dei Salesiani di Firenze il campus estivo ‘Il filo di Arianna’, organizzato dall’Unione italiana ciechi ed ipovedenti della Toscana con il contributo di “Fondazione CR Firenze” e dell’Istituto per la ricerca la formazione e la riabilitazione, Irifor. Sono undici i ragazzi che parteciperanno fino domenica prossima: nove sono ipovedenti e due non vedenti. Provengono per la maggior parte da Firenze e, poi, da Pistoia, Siena, Massa e Carrara. L’Unione ciechi ha potuto svolgere per il quarto anno consecutivo questo progetto di inclusione sociale grazie al bando della Fondazione Cr Firenze ‘Estate insieme’.

Undici gli operatori, quindi uno per ciascun giovane, al fianco dei ragazzi in quest’esperienza all’insegna dello stare insieme, naturalmente nel pieno rispetto della normativa anti-Covid. Appena arrivati, ad ognuno di loro è stato consegnato uno zainetto con all’interno venti mascherine e gel igienizzante. Gli anni passati i ragazzi si erano divertiti a condividere gli spazi più privati, ma adesso non era proprio possibile, anche se i momenti per stare insieme sono tantissimi. Sono infatti in programma numerose attività di orientamento, laboratori di informatica, di autonomia personale e di teatro, spazio cinema, e poi escursioni al parco avventura di Pratolino e all’Acqua Village di Cecina.

“Si tratta di un importante momento di interazione coi coetanei prima della ripresa della scuola - dice la coordinatrice del progetto, Elena Ferroni -. Questi ragazzi hanno sofferto in modo particolare il periodo del lockdown, perché per loro il rapporto con l’insegnante è quantomai fondamentale. Hanno tutti una gran voglia di tornare in classe con gli amici e adesso sono felicissimi di vivere una settimana all’insegna del gruppo e dell’apprendimento”.

“Chi ha problemi di vista - dice il presidente dell’Uic Toscana, Antonio Quatraro, - è purtroppo abituato a ‘fare a meno’. Covid-19, purtroppo, riguarda ciascuno di noi e in un certo senso richiama tutti all’ordine. Questo, paradossalmente, potrebbe ‘aprire gli occhi’ anche a chi non vuol vedere. Siamo felici di essere riusciti anche in questo anno così difficile ad offrire una così bella opportunità a questi giovani, che stanno dando il massimo per dare il meglio di sé in ogni attività”.

‘’Riteniamo molto importante – dichiara il Direttore di Fondazione CR Firenze Gabriele Gori – sostenere una iniziativa come questa, e abbiamo progettato e lanciato il bando ‘Estate Insieme’ proprio per favorire queste forme di aggregazione e di socializzazione. La Fondazione ha molto a cuore coloro che vivono una condizione di disabilità ed è sempre disponibile ogni volta che viene richiesta la collaborazione per attuare programmi che hanno lo scopo di farli sentire pienamente inseriti nella comunità’’.

Fonte: Simone Pitossi, Toscana Oggi 

InfoANS

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