Negli ultimi quattro anni il Kerala è stato colpito da una serie di disastri naturali, che hanno mietuto molte vittime e danneggiato pesantemente proprietà e infrastrutture. Eppure, per i residenti del Distretto di Kottayam l’alluvione di questi giorni costituisce una tragedia che non ha precedenti.
Almeno 25 persone sono morte – 14 proprio nel Distretto di Kottayam – travolte dalla massa di detriti e fango. E mentre vanno avanti le operazioni di ricerca dei dispersi, bisogna raggiungere e aiutare anche i residenti rimasti isolati e privi di energia elettrica.
Lo sfollamento dalle zone colpite sta interessando migliaia di persone, raggruppate in oltre cento campi di accoglienza improvvisati dalle squadre di soccorritori intervenute sui luoghi della tragedia.
In mezzo a questa triste situazione, il 18 ottobre, l’équipe statale di “KISMAT” (Kerala Interstate Migrants Alliance for Transformation – Alleanza dei Migranti Interstatali del Kerala per la Trasformazione), guidata dal salesiano don Tony Plavilayil, si è subito messa in moto per aiutare le persone colpite dalle alluvioni.
I volontari hanno intrapreso con grande zelo e dedizione le operazioni di soccorso e salvataggio e in vari luoghi del Distretto di Kottayam – Koottickal, Chappath, Plappally, Poovanjimala, Vettukallamkuzhi, Chelikund e Mundakayam – hanno distribuito razioni di cibo e generi di prima necessità alle persone bisognose. Hanno fornito ripari temporanei agli sfollati, raccolto cibo e altri materiali per i campi per gli sfollati, e si dedicano ad attività di supporto psicologico e spirituale a chi è stato più toccato dalla calamità, in particolare con le donne e i bambini.
I volontari hanno anche iniziato a lavorare alla mobilitazione di materiali di soccorso in stretta coordinazione con le autorità amministrative del distretto. E va anche sottolineata la grande collaborazione da parte delle popolazioni delle aree vicine a quelle più colpite, che durante le operazioni di salvataggio e di soccorso hanno manifestato un’assistenza esemplare in tutti i modi possibili.
Don Rubin Panthackal, SDB
