RMG – “Ero forestiero e mi avete ospitato… ” (Mt 25, 35). La Famiglia Salesiana al lavoro per l’accoglienza dei profughi ucraini

14 Marzo 2022

(ANS – Roma) – La guerra in Ucraina ha suscitato un importante flusso di generosità. In questi giorni proliferano le iniziative di raccolta fondi, di generi di prima necessità e di accoglienza diretta alla popolazione ucraina in fuga dalla guerra. Ecco gli ultimi aggiornamenti.

Appena ricevuto l’incarico di supervisionare l’implementazione delle attività, dei servizi e dei programmi salesiani sul campo su tutto il territorio direttamente coinvolto, don Krzysztof Grzendziński, Economo dell’Ispettoria di Polonia-Varsavia, si è messo in contatto con don Jacek Zdzieborski, Responsabile della Procura Missionaria salesiana di Varsavia e insieme hanno ragionato su come rendere più efficace il servizio di informazione e comunicazione sulle azioni salesiane in questo frangente.

Inoltre, sono iniziati i lavori per stringere la rete con i referenti impegnati nelle altre Ispettorie del Paese – Cracovia, Wrocław e Piła – e in Slovacchia e Ucraina. C’è l’intenzione di concentrarsi maggiormente sull’aiuto alle “famiglie ospitanti” che ricevono i rifugiati nelle loro case. Poi, si sta lavorando anche in favore degli orfani e per la creazione di un asilo. E un’altra idea emersa è quella di creare un database sulle possibilità di lavoro da offrire ai loro genitori rifugiati ucraini.

Sul fronte degli aiuti economici alle Ispettorie in prima linea, donazioni continuano ad arrivare da tutte le realtà salesiane del mondo: dall’Ungheria, all’Irlanda, dalla Svizzera alla Francia, da Hong Kong al Belgio, dalla Thailandia al Sudafrica…

Anche a livello di gruppi di Famiglia Salesiana si può segnalare una partecipazione solidale diretta e impegnata: lo testimoniano le iniziative globali promosse al loro interno da gruppi quali i Salesiani Cooperatori e le Damas Salesianas.

Quanto all’accoglienza, poi, se è vero che la parte del leone la fanno le Ispettorie più prossime ai confini occidentali dell’Ucraina, anche diverse Ispettorie di tutta l’Europa stanno trovando sempre più spazi per ospitare chi è nella necessità. Perché, come ha ricordato don Giovanni D’Andrea, Ispettore dei Salesiani di Sicilia, “si tratta di un impegno che va ben oltre la raccolta di denaro o di materiale, si tratta di condividere con gli eventuali profughi il loro vissuto così drammatico”.

Ecco allora che ieri mattina, domenica 13 marzo, l’associazione “Don Bosco 2000”, che collabora con i Salesiani di Sicilia, ha organizzato, insieme a don Marcin kaznowski, Ispettore di Polonia-Cracovia (PLS) un viaggio in autobus per portare 48 donne e bambini da Przemyśl, in Polonia, ad Alcamo, in Sicilia. Queste persone verranno ospitate, in parte (36) in una struttura dell’associazione, e in parte (12), nelle famiglie che hanno dato disponibilità.

Nella Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta (ICP), sono salite a 118 le famiglie e comunità salesiane che hanno dato disponibilità ad accogliere i rifugiati. E l’opera di Chieri - in accordo con i salesiani di Leopoli, con alcune famiglie e con il Comune - ha organizzato il viaggio e l’accoglienza di 31 profughi (mamme, bambini e ragazzi), giunti a destinazione la sera di venerdì scorso, 11 marzo.

Infine, non va dimenticato nemmeno l’ultimo fronte, quello spirituale. Anche in questo caso le iniziative sono innumerevoli. Solo per citarne alcune: la segreteria del Movimento Giovanile Salesiano di ICP propone ogni lunedì sera di quaresima la recita comune del Rosario per impetrare la pace; mentre allievi, salesiani e personale dell’“Instituto Salesiano” di Macao si sono radunati in un momento di preghiera per la pace in Ucraina lo scorso 4 marzo.

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