Italia – “Insieme portiamo avanti un sogno bellissimo”. Inaugurazione della nuova sede del Centro Nazionale Opere Salesiane

30 Maggio 2022

(ANS – Roma) – “Quando all’inizio di quest’incontro hanno iniziato a presentarmi tutte le persone, tutte le rappresentanze, tutti i gruppi, tutte le realtà… ho pensato: ‘Quanta vita, quante storie, quanti impegni, quanto bel lavoro, quanti sogni, quanti progetti!’ Sono convinto che con quello che facciamo insieme portiamo avanti un sogno bellissimo”. Con queste parole Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani, ha sintetizzato nel miglior modo possibile la realtà che è nata presso via Giacomo Costamagna, 6, a Roma, all’interno dell’Opera Salesiana “Pio XI”, dove sabato scorso, 28 maggio, è stata inaugurata la nuova sede del Centro Nazionale Opere Salesiane (CNOS).

L’evento ha fornito l’occasione per radunare in un unico luogo tante personalità con ruoli di direzione nel vasto e ricco universo salesiano: tra le innumerevoli autorità presenti, oltre a Don Á.F. Artime erano presenti Madre Chiara Cazzuola, Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), accompagnata da suor Paola Battagliola, Consigliera Visitatrice, e suor Angela Maria Maccioni, Superiora dell’Ispettoria Romana delle FMA; il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile salesiana, don Miguel Ángel García Morcuende, e il Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, don Gildasio Mendes; il Coordinatore della Formazione dei Salesiani e dei Laici in Europa, don Fabio Attard; il Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana (UPS), don Andrea Bozzolo, e il Superiore della Visitatoria “Maria Sede della Sapienza” dell’UPS, don Maria Arokiam Kanaga; gli Ispettori salesiani d’Italia (ad eccezione di don Igino Biffi, Superiore dell’Italia Nord Est, volato in Perù per partecipare ai funerali di don David Facchinello); senza dimenticare i responsabili delle realtà salesiane protagoniste del CNOS, a cominciare da don Roberto dal Molin, Presidente CNOS, e don Francesco Preite, Presidente di “Salesiani per il Sociale APS”.

La giornata è iniziata come da programma alle 11:00, con l’accoglienza degli ospiti e il discorso introduttivo di don Dal Molin, il quale ha dapprima salutato tutti i presenti e ringraziato l’architetto Paolo Carrino per aver curato la ristrutturazione dei locali; e poi ha illustrato brevemente il percorso che ha portato alla risistemazione del CNOS in questa nuova sede. “Siamo parte di un grande complesso, sorto nel 1928, che per tanti decenni ha ospitato un oratorio, che ora si trova nel primo cortile dell’opera, e che porta il nome del Papa che ha beatificato e canonizzato Don Bosco, Pio XI” ha affermato il religioso.

Successivamente proprio don Dal Molin, in qualità di “padrone di casa” ha guidato il Rettor Maggiore e tutti i convenuti nella perlustrazione della nuova sede del CNOS: un vasto edificio di due piani che raduna in un solo centro numerosi organismi di coordinamento nazionale delle attività salesiane sul territorio.

Nello specifico, vi sono ora accolti gli uffici e il personale di:

Salesiani per il Sociale APS, l’ente civilistico che esprime l’attenzione salesiana sui temi dell’emarginazione e del disagio giovanili;
CNOS Scuola, l’associazione che raccoglie le 92 scuole salesiane in Italia, con oltre 23mila allievi e 2mila docenti rappresentati;
CNOS FAP, la federazione dei 63 Centri di Formazione Professionale salesiani nella penisola, coordinati da 16 delegazioni regionali o associazioni, che offrono un’educazione tecnica e professionale a più di 25mila allievi;
– il coordinamento dei 125 oratori e centri e giovanili e delle 103 parrocchie affidate ai Salesiani;
– il coordinamento dei 20 collegi e delle 7 residenze universitarie dei Figli di Don Bosco;
– l’associazione dei Cinecircoli Giovanili Socioculturali (CGS), con 41 circoli iscritti impegnati a sviluppare cultura, sensibilità e pensiero critico attraverso il cinema;
– l’associazione Turismo Giovanile e Sociale (TGS), con 22 enti associati nella promozione di un modo attivo e responsabile di viaggiare;
CNOS-Sport, l’organismo che cura la vocazione salesiana per la dimensione educativa dello sport;
– il coordinamento nazionale del Movimento Giovanile Salesiano (MGS);
– il coordinamento dei 5 istituti universitari salesiani aggregati all’Università Pontificia Salesiana (UPS) in Italia;
– la redazione della rivista salesiana “Note di Pastorale Giovanile”;

Completano poi la struttura altri ambienti deputati alla supervisione e all’accompagnamento delle attività salesiane nazionali in ambito di Comunicazione Sociale, Animazione Vocazionale e Animazione Missionaria. E non va dimenticato che nella nuova sede del CNOS troveranno spazio anche l’Ufficio dei Salesiani Cooperatori della Regione Italia, Medioriente e Malta e quello del “Don Bosco Formation”, l’ufficio per la Formazione di Salesiani e Laici in Europa; oltre ad una Cappella da cui attingere la ricarica spirituale per portare avanti la missione salesiana diffusa in tutta questa miriade di attività.

A fare da filo conduttore tra tutti questi ambienti e questi spazi di vita salesiana è… proprio un filo, disegnato lungo tutte le pareti e le porte del centro, che lega insieme i vari settori di apostolato e che rimanda anche alla celebra frase rivolta da San Domenico Savio a Don Bosco: “Io sono la stoffa, lei sia il sarto”.

Dopo aver visitato, con ammirazione, tutti gli spazi della nuova sede CNOS, il Rettor Maggiore ha consegnato un breve messaggio, nel quale ha sottolineato: “Senza dubbio la maggiore ricchezza che abbiano sono le persone: questa casa nuova, pure se è davvero molto bella, se fosse vuota, non servirebbe a nulla…”. Invece, ricordando la missione del CNOS, il X Successore di Don Bosco ha concluso osservando che esso “deve avere una parola qualificata da dire nella società e nella Chiesa italiana, per orientare tante decisioni nell’ambito della pedagogia, del sociale e della formazione spirituale”.

Infine, Don Á.F. Artime ha benedetto i nuovi locali e firmato un manufatto artistico che rappresenta proprio la trama che tiene unita l’intera missione salesiana.

L’evento solenne si è chiuso con un momento di agape fraterna organizzato dai giovani allievi del corso alberghiero del Centro di Formazione Professionale del “Borgo Ragazzi Don Bosco”.

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