India – “Siate costruttori di pace”: un invito a prendersi cura del Creato

02 Dicembre 2022

(ANS – Naigaon) – La Scuola Superiore e Junior College “Don Bosco” di Naigaon, nel Distretto di Palghar, nello Stato indiando del Maharashtra, ha ospitato la sua prima mostra interdisciplinare “BE PEACEMAKERS” (Siate costruttori di Pace) nel fine-settimana scorso del 26 e 27 novembre 2022, per mettere in mostra i talenti dei suoi allievi e promuovere al contempo un’atmosfera di pace, armonia e benessere.

L’inaugurazione ha avuto luogo il 26 novembre da parte dell’eminente scienziato in pensione del Centro Spaziale “Vikram Sarabhai”, dell’Organizzazione Indiana per la Ricerca Spaziale, David Samikkannu Antuvan. Una preghiera per la pace ha introdotto i lavori, con tutti i presenti che vi hanno partecipato in un clima di profonda spiritualità. 

Il logo della mostra, ideato da Christopher D’Silva, e perfezionato nei colori da Wilfred Fernandes, Fondatore e Direttore dell’impresa “Young”, invece era stato svelato già una settimana prima da don Biju Michael, Consigliere per la Regione Asia Sud, durante la sua tappa locale della Visita Straordinaria, che nell’occasione ha anche elogiato l’iniziativa e i suoi ideatori, a partire dal Vicepreside dell’istituto, don Joaquim Fernandes.

“Questa mostra è una forte spinta al curriculum degli studenti, un evento esemplare per altre istituzioni educative. I salesiani dell’istituto, insieme al personale e alla direzione, hanno realizzato un evento straordinario”, ha manifestato nella circostanza il prof. Antuvan.

“La mostra ha sottolineato la gioia di imparare e di prendersi cura della Terra, in quanto è nostra responsabilità convertirci a un diverso stile di vita, a un diverso modo di pensare e di comportarci per proteggere il pianeta, promuovere la pace ed essere costruttori di pace”, ha spiegato da parte sua don Fernandes.

La mostra ha saputo intrecciare tre temi: il carisma salesiano, la cura per il creato fortemente promossa da Papa Francesco e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile indicati dalle Nazioni Unite. Insegnare agli allievi a connettersi con la natura e con il divino, potenziare gli stimoli creativi, guidarli verso la pace con se stessi e con gli altri, trasmettere un sentimento di solidarietà con i poveri, il pensiero critico, le capacità investigative e la ricerca della verità sono stati i suoi obiettivi principali.

Durante le due giornate, diversi progetti sulla vita acquatica, terrestre e aerea hanno abbellito i corridoi e le aule. Ad esempio, era illustrato un progetto di “idroponica”, per coltivare le piante senza terra e utilizzando la torba di cocco. Inoltre, per esortare alla preservazione delle mangrovie, negli spazi dell’istituto era stato esposto anche un bell’esemplare nelle strutture dell’opera.

Molto apprezzate sono stati anche gli spazi dedicati a Don Bosco. “Ho dialogato con tante persone, ho avuto l’opportunità di diffondere l’amorevolezza e superare la mia timidezza. Ora mi sento più sicuro di me” ha raccontato l’allievo Ryan Messi, presente nella sala che illustrava la vita di Don Bosco.

“Sii saggio, l’oceano non è un bidone della spazzatura”, è stato invece il messaggio di Aadya Sonar, responsabile dell’asilo, nel presentare il suo lavoro artistico.

Il prof. Antuvan, da parte sua, ha condotto 3 sessioni su “Esperienze ispiratrici dalla scienza dei razzi” con gli allievi più grandi, catturando l’attenzione di tutti con informazioni preziose e video esilaranti su lanci, razzi, satelliti e sistema solare. Un’intera sala si è trasformata nella Zona Spaziale, con tanto di navicelle spaziali, sistema solare e persino “astronauti” in giro; in un altro spazio era stato allestito invece un planetario.

Diverse sezioni hanno mostrato lavori sulla salute, l’anatomia, le malattie, i giochi per computer, la cosmologia, l’inquinamento e il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, la conservazione dell’acqua, la disuguaglianza globale e il mistero dell’universo.

Gli ospiti sono stati anche coinvolti in esperimenti dal vivo nel laboratorio di chimica, e in sessioni dedicate a riflettere su come la scienza può essere applicata alla vita quotidiana; mentre il laboratorio di biologia ha permesso di conoscere il sistema scheletrico umano, gli esemplari di organismi lì conservati e di fare osservazione al microscopio.

Nella sala dedicata all’Arte per la Pace sono stati invece esposti alcuni pregevoli lavori di vari allievi, sotto la guida di C.D. Jain, un noto artista, che è stato anche consulente dell’UNICEF.

Altre attrazioni sono state i tradizionali disegni “rangoli”, realizzati con polveri colorate, e i lavori artistici eseguiti dagli studenti.

“È stata una collaborazione stupenda tra studenti, insegnanti e genitori. Non ho mai visto i bambini così coinvolti. Gli oggetti esposti sono bellissimi e la mostra è stata ben organizzata”, ha dichiarato Sara Barboza, del gruppo genitori.

Con circa 5mila visitatori per entrambe le giornate, la mostra è stata ritenuta da tutti un successo in grado di veicolare importanti messaggi educativi. 

InfoANS

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