Rwanda – I salesiani danno speranza alle ragazze madri e ai giovani a rischio di Butare

12 Gennaio 2023

(ANS – Butare) – I salesiani attivi a Rango, nella città di Butare, con il sostegno della Procura Missionaria salesiana di Torino, “Missioni Don Bosco”, hanno avviato un progetto per aiutare le giovani madri nubili e stanno portando avanti con ottimi risultati il programma “Ejo heza” (Domani andrà meglio, nella lingua locale), dedicato ai ragazzi che vivono in strada.

L’aumento del tasso di gravidanza tra le adolescenti in Rwanda ha subito negli ultimi anni una crescita esponenziale, iniziando a rappresentare un grosso ostacolo allo sviluppo sociale ed economico, soprattutto fra le fasce più povere della popolazione. Una giovane donna non sposata che rimane incinta (in seguito a rapporti consensuali o meno) viene esclusa dalla società in quanto situazione inaccettabile per la cultura ruandese. Le ragazze si trovano così sole, vulnerabili, a dover affrontare difficoltà finanziarie, di gestione e di salute.

In un simile stato si trovano anche i ragazzi in situazioni di vulnerabilità, fenomeno che accomuna quasi tutti i centri urbani del paese, causato la maggior parte di volte da difficili situazioni familiari (abusi e violenza) e dall’estrema povertà. La condizione di questi ragazzi è caratterizzata da una continua violazione dei loro diritti: quello all’educazione, alla salute, alla protezione, al cibo, a vivere con i genitori.

Il Centro di Formazione Professionale di Rango, fondato dalla comunità salesiana alla fine del terribile genocidio del 1994 per aiutare i giovani sopravvissuti, poveri e orfani, ad acquisire delle competenze funzionali all’ottenimento di un’occupazione, offre corsi di edilizia, falegnameria, saldatura e cucito, le cui classi sono composte soprattutto da giovani e giovanissime madri nubili dai 17 ai 25 anni in situazione di povertà e abbandono.

Secondo don Remy Nsengiyumva, il parroco salesiano di Rango, dalla valutazione del contesto e dei bisogni emerge chiaramente che moltissime ragazze abbandonano gli studi a causa della povertà e affrontano una gravidanza indesiderata. Per aiutare loro e i loro bambini i salesiani hanno avviati un percorso di formazione sartoriale biennale, affiancato da una formazione imprenditoriale e accompagnato da un kit di attrezzi di base per avviare una piccola attività generatrice di reddito.

Grazie a questo progetto 40 giovani hanno ricevuto ciascuna una macchina da cucire e del materiale indispensabile per avviare una semplice sartoria o laboratorio di cucito che possa garantire un minimo di entrate economiche per le loro piccole famiglie.

Inoltre, grazie al programma “Ejo heza” i Figli di Don Bosco di Rango sono riusciti a portare avanti le attività di identificazione di circa 80 bambini di età compresa tra i 9 e i 17 anni, di cui il 40% viveva in strada e il 60% trascorreva la vita quotidiana in strada e tornava la sera in famiglia.

Il progetto dei salesiani è riuscito a raggiungere ottimi risultati, coinvolgendo 120 bambini e sostenendoli con diverse attività quotidiane, fra cui quelle degli assistenti sociali – per capire il motivo che li ha spinti a fuggire da casa e instaurare una relazione con le famiglie –, percorsi di alfabetizzazione e formazione e distribuzione di vestiti, kit igienici e cibo. Inoltre, sono stati organizzati gruppi tra pari, per sostenerli nel creare relazioni tra ragazzi e farli divertire attraverso lo sport e la musica. I salesiani sono stati molto contenti dell’esito del percorso di circa un anno e quattro mesi che ha portato tutti i bambini a tornare a frequentare la scuola (89 iscritti alla scuola primaria, 20 alla scuola secondaria e 11 al centro di formazione professionale) e ad accettare di rientrare nelle loro famiglie.

Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.missionidonbosco.org 

InfoANS

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