All’incontro di verifica, organizzato dal Vicario del Rettor Maggiore e dal suo Segretario, don Patrick Anthonyraj, hanno preso parte 12 Superiori, provenienti da 5 Regioni (America Cono Sud, Interamerica, Asia Sud, Asia Est-Oceania e Africa Centrale e Ovest):
– don Guillermo Basañes, Ispettore dell’Africa Centrale (AFC)
– don Jésus Benoît Badji, Ispettore dell’Africa Occidentale Nord (AON)
– don Denis Soro, Ispettore dell’Africa Occidentale Sud (AOS)
– don Líder Justiniano, Ispettore della Bolivia (BOL)
– don Francisco Inácio Vieira, Ispettore di Brasile-Recife (BRE)
– don Morachel Bonhomme, Superiore della Visitatoria di Haiti (HAI)
– don Thomas Santiagu, Ispettore di India-Hyderabad (INH)
– don Jose Thomas Koyickal, Ispettore di India-Bangalore (INK)
– don Davis Maniparamben, Ispettore di India-Nuova Delhi (INN)
– don Angelo Roshan Miranda, Superiore della Visitatoria dello Sri Lanka (LKC)
– don Bosco Zaya Aung, Superiore della Visitatoria del Myanmar (MYM)
– don Barnaba Le An Phong, Ispettore del Vietnam (VIE).
Nel discorso introduttivo delle giornate, il Rettor Maggiore ha citato l’invito che Gesù fece ai discepoli “Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po’” (Mc 6,31) per esortare i suoi confratelli a vivere le giornate successive come un tempo di ricarica e introspezione. Il suo messaggio ha quindi proposto di considerare il riposo come un atto di fede, che significa “riconoscere che l’opera è Sua, non nostra” e che “Dio continua a operare anche quando noi ci fermiamo”.
Per questo ha invitato a “tornare a ciò che conta di più”, per “riscoprire il proprio centro” e approfittare di un tempo di discernimento, in cui distinguere tra attivismo e azione nata dalla preghiera. Ha rimarcato “il coraggio di creare spazi di autentica solitudine” e che il riposarsi, oggi, è talvolta “un atto di resistenza”, contro la “tirannia dell’urgenza”.
“Questi giorni – ha concluso – non sono un’evasione dalle responsabilità, ma un tempo per riscoprire la motivazione profonda, per permettere a noi stessi di essere chiamati di nuovo, per verificare se i nostri cuori sono ancora innamorati del Vangelo (…). Il Signore vuole ricordarci chi siamo prima di ogni ruolo: i suoi amati, chiamati non per le nostre capacità, ma per pura grazia”.
Coerentemente con quest’intervento, il programma ha previsto giornate scandite in primo luogo da momenti di preghiera, riflessione e colloqui personali con il Rettor Maggiore e il suo Vicario, occasioni preziose per un accompagnamento diretto e personalizzato. Ogni mattina è stata aperta dalla meditazione, dalle Lodi e dall’Eucaristia, mentre le sessioni centrali sono state dedicate ad approfondimenti tematici, seguiti da condivisioni in piccoli gruppi e in assemblea plenaria.
Al tempo stesso, non sono mancati approfondimenti specifici: giovedì 18 e venerdì 19 settembre l’attenzione è stata rivolta alla socializzazione del Progetto del Rettor Maggiore e del suo Consiglio per il Sessennio 2025-2031, con gli interventi appositi di Don Attard e don Martoglio.
Sabato 20 settembre, durante la visita al Colle Don Bosco, ha avuto luogo un approfondimento sul ruolo della famiglia nell’accompagnamento dei giovani, seguito dalla celebrazione eucaristica e dalla tappa a Chieri, altro luogo simbolico dell’esperienza salesiana.
Domenica 21 settembre i partecipanti hanno vissuto una giornata nel segno della spiritualità e della fraternità, con la celebrazione eucaristica presso la Basilica di Maria Ausiliatrice e un momento di adorazione comunitaria. Lunedì 22 settembre il tema centrale è stata la proposta di santità e vita ecclesiale offerta da San Giovanni Bosco a Valdocco, con l’intervento di don Cristian Besso, seguito da una visita guidata ai luoghi storici della Casa Madre Salesiana.
Martedì 23 settembre la formazione si è sposta a Mornese, culla dell’esperienza di santa Maria Domenica Mazzarello, e così la riflessione si concentra sugli elementi specifici del suo cammino spirituale e della declinazione al femminile del carisma salesiano. In questo contesto, la giornata ha previsto anche una significativa tappa a Nizza Monferrato.
Mercoledì 24 settembre è stato dedicato alla formazione sul tema della cura di sé e della leadership, guidata dalla dott.ssa Enrica Fusaro, mentre giovedì 25 settembre si è affronta la prospettiva della Pastorale Giovanile e Vocazionale, con uno sguardo al futuro della Missione Salesiana offerto da don Rossano Sala.
Infine, venerdì 26 settembre, la condivisione delle esperienze vissute e la sintesi dei lavori sono confluite nel dialogo conclusivo con il Rettor Maggiore e il suo Vicario, con la celebrazione eucaristica finale e il pranzo di congedo che chiudono ufficialmente l’incontro.
Oltre ai lavori in aula, il programma ha previsto anche momenti fraterni e visite comunitarie, che hanno permesso agli Ispettori di ritrovare le radici carismatiche nei luoghi di Don Bosco e di Madre Mazzarello. Così, l’appuntamento di Valdocco si è confermato una buona occasione per la verifica del cammino percorso e, ancor di più, come un tempo di rinnovamento spirituale e di fraternità, capace di rilanciare il servizio di animazione e governo in tutto il mondo salesiano.
