di don Bastin Nellissery, SDB
Dopo un prima tappa presso la casa salesiana di Aluva, il Rettor Maggiore ha trascorso la serata presso il centro “Don Bosco Vennala” di Kochi, dove ha avuto modo di incontrare i suoi confratelli salesiani dell’Ispettoria. Nell’incontro ha ricordato come la Congregazione sia apprezzata nella Chiesa e che il lavoro salesiano svolto in tutto il mondo è una continua imitazione del lavoro pastorale originario di Valdocco. Al tempo stesso, nel suo discorso, ha messo in guardia i Salesiani dai pericoli del clericalismo e della fame di potere e denaro.
Rivestito con gli abiti tradizionali di questa parte dell’India, il Rettor Maggiore ha infine assistito ad uno spettacolo musicale.
La seconda giornata della visita, domenica 5, si è aperta con l’Eucarestia presieduta dal Rettor Maggiore per i membri della Famiglia Salesiana: tra i numerosi concelebranti c’erano anche don Maria Arokiam Kanaga, Consigliere per la regione Asia Sud, l’Ispettore e don Tom Uzhunnalil. Nell’omelia il Rettor Maggiore ha esortato tutti a essere trasparenti come Gesù, e ha sottolineato come trovarsi insieme e condividere delle esperienze sia la cosa più bella che possa accadere.
Nel prosieguo della mattinata Don Á.F. Artime si è radunato in forma privata con i membri della famiglia di don Tom Uzhunnalil e li ha ringraziati per il loro sostegno e la loro preghiera nel periodo di sequestro del loro familiare.
Incontrandosi poi con i parrocchiani di Keezmad, la parrocchia salesiana che sorge accanto all’opera di Aluva, li ha invitati a vivere la propria vita familiare con fede in Cristo e nell’amore reciproco. E successivamente ha assistito ad un’accademia culturale animata dai giovani partecipanti a diversi progetti pastorali salesiani.
Nel pomeriggio, attraverso un affascinante viaggio in battello sulle acque davanti Kochi, il X Successore di Don Bosco ha raggiunto l’opera “Don Bosco Vaduthala”, nota come “la Valdocco del Kerala”. La sua presenza, insieme a quella di diverse altre autorità, e della star della musica internazionale Charles Antony, exallievo dell’istituto, è servita a festeggiare il 60° anniversario dell’opera.
