Tanzania – La storia di Grace e il cammino verso un futuro migliore per le ragazze

14 Giugno 2018

(ANS – Dodoma) – Grace è una giovane tanzaniana di 21 anni. Figlia di agricoltori, nata in una famiglia numerosa, si alzava tutti i giorni alle tre di notte per preparare semplici pietanze da vendere in un chiosco lungo la strada, e per questo non aveva potuto completare gli studi superiori. Dopo un incontro con una suora decise di iscriversi ad un corso professionale in elettrotecnica, presso una scuola professionale salesiana.

“Quando ripresi gli studi, nel 2016, mi sentii di nuovo felice – racconta Grace –. Tutti i giorni imparavo qualcosa di nuovo e ho potuto svolgere anche uno stage di due mesi in azienda. Lì non è stato tutto facile: c’erano difficoltà linguistiche e io ero l’unica ragazza. A volte non mi sentivo a mio agio, ma ho voluto insistere. Molte persone pensano che solo i ragazzi possano diventare elettricisti. Ma sono stata felice di averle deluse: il mio tutor mi ha detto che sono la migliore del mio corso! E questo mi incoraggia a realizzare il mio sogno”.

La storia di Grace illustra bene quanto siano importanti le scuole della Tanzania per la parità di genere. Originariamente pensate per fornire formazione solo ai ragazzi, le scuole professionali tanzaniane contano ora il 38% di ragazze tra la popolazione studentesca, mentre nel 2015 erano appena l’11%!

Aprire alle ragazze nelle scuole professionali salesiane in Tanzania è necessario per molti motivi: per motivi di giustizia sociale, per evitare i matrimoni precoci, per sostenere la crescita e lo sviluppo del Paese – che richiede un maggior numero di persone qualificate – e perché educare “una ragazza significa educare un’intera società”, come recita un motto tanzaniano.

Eppure, questo cambiamento non è così facile da realizzare, soprattutto nell’ambito della Formazione Professionale, spesso ritenuta una roccaforte maschile. In Tanzania il cambiamento non è arrivato da solo. Gli istituti salesiani hanno organizzato una serie di azioni per incoraggiare le ragazze ad iscriversi nelle scuole tecniche e professionali. La campagna “Binti Thamani” (letteralmente “ragazza preziosa”) ha reso gli alunni, insegnanti e genitori consapevoli delle pari opportunità per ragazzi e ragazze nell’educazione, nella formazione tecnica e nel lavoro.

Molte di loro non sapevano che potevano frequentare corsi di formazione professionale. La campagna ha raggiunto 3000 ragazze e porta frutti ancora oggi: il numero di ragazze delle scuole salesiane continua a crescere costantemente anno dopo anno.

“Ma anche nella gestione quotidiana delle scuole, lavoriamo per le pari opportunità – ha raccontato Steven De Craen, dell’ONG salesiana VIA Don Bosco –. I servizi igienici erano in passato destinati esclusivamente ai ragazzi. Ora le ragazze hanno i loro bagni, e così si è rimosso un ostacolo alla frequentazione delle lezioni da parte loro. Inoltre, gli istituti salesiani hanno sviluppato delle collaborazioni con aziende e organizzazioni che patrocinano la formazione delle ragazze attraverso borse di studio o altre simili opportunità, in modo che neanche le scarse possibilità economiche delle famiglie siano un ostacolo alla loro iscrizione”.

Fonte: VIA Don Bosco

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