Italia – VII Incontro degli Ispettori salesiani d’Europa

03 Dicembre 2018

(ANS – Torino) – Dal 30 novembre al 2 dicembre si è svolto a Torino-Valdocco il VII Incontro degli Ispettori salesiani d’Europa. A distanza di due anni dal precedente appuntamento, circa 60 salesiani e 15 laici collaboratori nella missione, guidati dal Rettor Maggiore e dai membri del suo Consiglio, si sono ritrovati per valutare insieme sfide e opportunità per il carisma di Don Bosco nel Vecchio Continente.

Nel pomeriggio di venerdì 30 novembre, durante il suo discorso d’apertura il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha sottolineato il grande significato del valore della comunione, un dono prezioso della Congregazione Salesiana in Europa. Ha espresso poi il suo desiderio di sinodalità per quest’incontro, la volontà, cioè, di fare insieme un percorso di riflessione e di discernimento, partendo da quella forza che è per l’appunto la comunione tra i Figli spirituali di Don Bosco. Infine, ha tracciato i tre temi fondamentali su cui si è concentrato il raduno: la sfida dell’immigrazione, la formazione in Europa e il cammino congiunto salesiani e laici.

Il primo tema è stato affrontato subito di seguito, grazie al contributo di don Luis Okulik, Segretario della Commissione Affari Sociali del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, il quale ha manifestato come l’incapacità dell’Europa di accogliere e proteggere in maniera unitaria i rifugiati e i migranti rappresenti essa stessa un segnale della crisi culturale in atto nel continente. E ha poi concluso sciorinando alcune informazioni indicative, come i 30mila Minori Stranieri Non Accompagnati che arrivano ogni anno in Europa; la necessità di 800mila migranti per l’economia tedesca; e l’impegno diretto del Papa per contrastare la rete dei trafficanti di esseri umani.

La tematica della formazione congiunta salesiani-laici è stato affrontato nella giornata seguente. È stato ribadito che essa non è un’opzione, ma una strada necessaria per trasmettere efficacemente il carisma salesiano alle giovani generazioni. In tal senso, è stato esaminato anche, come buona pratica, il modello realizzato presso il Centro Salesiano Regionale di Formazione di Quito, in Ecuador, che prevede un percorso di tre anni e approfondimenti specifici sulla salesianità, con tanto di visita ai Luoghi Salesiani. La prospettiva ora è quella di dare vita ad una commissione mista che possa sviluppare un progetto pilota di formazione congiunta a livello europeo.

La giornata si è chiusa con delle riflessioni e testimonianze da parte dei salesiani don Andrea Bozzolo e don Rossano Sala sul recente Sinodo dei Vescovi sui giovani, cui entrambi hanno preso parte.

Nella giornata di domenica, infine, l’attenzione ha riguardato la riconfigurazione della formazione salesiana in Europa. Don Ivo Coelho, Consigliere Generale per la Formazione, ha illustrato come la nuova realtà salesiana europea debba fronteggiare la sfide del multiculturalismo e di case di formazione con numeri ridotti rispetto al passato. Al tempo stesso, l’arrivo di nuovi missionari da altri Paesi, la crescita nella perseveranza tra i novizi, e la prossima apertura a Barcellona di un Centro per la Formazione Specifica dei Salesiani Coadiutori Europei costituiscono motivi di sicuro incoraggiamento.

Dopo un approfondimento sul ruolo del “Don Bosco International” come strumento principe per la rappresentazione delle istanze salesiane nelle sedi pubbliche europee, il Rettor Maggiore ha concluso i lavori rivolgendosi con un appello direttamente ai presenti: “Ho bisogno della vostra visione, del vostro coraggio e della vostra energia!”

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