Brasile – I giovani coordinatori della Gioventù Missionaria Salesiana si raccontano: "entusiasmo giovanile e forza per cambiare il mondo"

30 Gennaio 2019

(ANS – Maturacá) – L’8 gennaio scorso i giovani Celso Dias Bertazo Júnior, Coordinatore del gruppo “Gioventù Missionaria Salesiana” (GMS) di Vitória, e Miguel Alvarenga Ribeiro, coordinatore del GMS di Campos dos Goitacazes, sono arrivati nello Stato di Amazonas come missionari. Insieme a don Reginaldo Cordeiro, Vicario Ispettoriale e Delegato per l’Animazione Missionaria dell’Ispettoria di Brasile-Manaus, e ad altri volontari, per un totale di 8 persone, sono partiti per Maturacá, città situata nel nord dello Stato, per una missione di 18 giorni, che ha permesso a questi giovani di vivere un’esperienza formativa di grande significato, attraverso il contatto diretto con alcune popolazioni indigene della regione del Rio Negro.

L’iniziativa ha avuto anche la funzione di incoraggiare e promuovere il Volontariato Missionario Salesiano nelle Ispettorie salesiane del Brasile.

Per la maggior parte dei partecipanti si trattava della prima esperienza missionaria fuori dal proprio Stato di provenienza. Per questo la missione a Maturacá ha offerto loro una buona opportunità per superarsi e crescere come persone, oltre che come cristiani.

“La realtà nello Stato di Amazonas è molto difficile – spiega Miguel una volta tornato –. Ne eravamo già stati informato negli incontri precedenti la missione, ma in quanto giovani, pensavamo non fosse davvero così, minimizzavamo. Eppure, nonostante i contrattempi, come le paludi, gli spostamenti in aereo, e il viaggio di 29 ore su una barca a motore, non è mancata la forza di volontà per superare tutti i problemi. Ciò che ci ha aiutato a non arrenderci è stata la memoria dei salesiani che hanno attraversato quei luoghi. Andare alle missioni Maturacá oggi è molto più facile di 90 anni fa. E fare tutto per il Regno di Dio è qualcosa che vale la pena. È stato molto bello fare questo viaggio e l’abbiamo offerto come sacrificio: la macchina era bloccata, ma la gente era lì, ci ha aiutato, ha pregato, e certamente la presenza di Dio era forte anche in quei momenti”.

Celso Dias da parte sua aggiunge: “È stata un’esperienza molto bella e con gli indigeni più anziani si parlava bene in portoghese, e al sapere che i loro ospiti erano ‘salesiani’ sono stati molto felici”. 

Di quest’esperienza Miguel ha sottolineato l’entusiasmo giovanile e la forza di voler cambiare il mondo. Celso, invece, evidenzia che ciò che rimane di questa esperienza è il superamento di sé e dei propri limiti. “In un certo senso nulla è impossibile quando si ha la forza di volontà. Ciò di cui la persona ha realmente bisogno è avere fede e comprendere che Dio può fare qualsiasi cosa”.

Entrambi ritornano alle loro case e ai gruppi loro affidati con molti progetti per il resto dell’anno. Miguel intende continuare alcuni progetti missionari: “Ho un grande sogno, quello di fare volontariato, in Angola o da qualche altra parte”.

Da parte sua, il coordinatore della GMS dello Stato di Vitória ha appena completato l’università e intende ora andare alla ricerca di ulteriore formazione per sé e crescere professionalmente. Senza per questo mettere da parte il gruppo missionario, anzi. Il giovane manifesta che ora la sfida più grande all’interno del gruppo è quella di creare un maggiore movimento. “Vitoria è un’area molto atipica, con la presenza di coordinatori pastorali e di adolescenti che sono molto legati ai loro coordinatori pastorali, il che, in un certo senso, è qualcosa di buono, perché dietro gli adolescenti c’è un professionista che ne è responsabile; ma allo stesso tempo ci sono cose difficili, come svolgere attività a cui i coordinatori pastorali devono partecipare. È, questo, penso la prima cosa in cui dovrò trovare un perfetto equilibrio, in modo che i prossimi progetti possano essere realizzati con tutta la forza, per così dire”.

La Missione Giovanile Salesiana in Amazzonia non è stata la prima nella regione. La presenza salesiana nelle missioni indigene vanta oltre 100 anni ed è situata a circa 900 km dalla capitale dello Stato, Manaus, nella regione centrale e nell’alto Rio Negro. Lì i Salesiani hanno ben cinque presenze missionarie.

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