Italia – Nuovi cammini per una Chiesa dal volto Amazzonico: seminario panamazzonico all’Università Pontificia Salesiana

06 Marzo 2019

(ANS – Roma) – Si dice che “l’Amazzonia è il polmone dell’umanità”. In effetti anche il documento preparatorio del Sinodo dei Vescovi sulla regione Panamazzonica afferma che il bacino amazzonico è una delle maggiori riserve di biodiversità (30-50% della flora e della fauna mondiale), di acqua dolce (20% di acqua dolce non congelata del pianeta), e di oltre un terzo delle foreste primarie del pianeta. Nove paesi condividono questo grande bioma: Brasile, Bolivia, Colombia, Ecuador, Guyana, Perù, Suriname, Venezuela, compresa la Guyana Francese come territorio d’oltremare. E i salesiani pure vi sono presenti, lavorando con i giovani indigeni.

La Facoltà di Teologia della Pontificia Università Pontificia Salesiana di Roma, insieme al Settore per le Missioni della Congregazione Salesiana, organizza per i giorni 7-8 marzo il Seminario sul Sinodo Panamazzonico dal titolo: "Nuove vie per una Chiesa dal volto amazzonico".

L’obiettivo di questo seminario è continuare la riflessione da parte salesiana. Infatti, pochi mesi fa si è tenuto un primo incontro in Brasile, a Manaus, cui hanno partecipato i missionari salesiani dell’America Latina, e dove si è riflettuto sulle sfide e le prospettive future della presenza salesiana in Amazzonia.

Al tempo stesso “il seminario non è solo un seminario di riflessione sul Sinodo Panamazzonico, ma fa parte di un cammino interno alle Ispettorie per la riflessione e la qualificazione della nostra missione in Amazzonia – spiega don Martín Lasarte, del Settore per le Missioni –. La nostra missione, vista l’importanza per l’ecologia integrale, è attenta e dà priorità fondamentalmente al grido dei giovani, soprattutto indigeni, ma anche afro-discendenti, meticci, bianchi, mulatti, della foresta, della campagna, delle rive, delle piccole e grandi città”.

È importante sottolineare che per Papa Francesco il Sinodo Panamazzonico mira ad “individuare nuovi modi di evangelizzare quella parte del popolo di Dio, specialmente gli indigeni, spesso dimenticati e privi di un futuro sereno”. Ecco perché, per i salesiani, si tratta di compiere “un’opera di sensibilizzazione” di fronte a questa grande sfida.

Per portare a termine questo compito, gli organizzatori del seminario hanno invitato diverse personalità. I relatori saranno: mons. Fabio Fabene, Sottosegretario del Sinodo dei Vescovi; mons. Raúl Biord, vescovo di La Guaira, Venezuela; mons. Antonio de Assis Ribeiro, SDB, vescovo di Belém, Brasile; il dott. Guzmán Carriquiri, Vicepresidente della Pontificia Commissione per l'America Latina; il prof. José Zanardini, SDB, dal Paraguay; la dott.ssa Gabriela Bernal, dall’Ecuador; don Juan Botasso, SDB, dall’Ecuador; e don Reginaldo Cordeiro, SDB, dell’Ispettoria di Brasile-Manaus.  

Altre personalità parteciperanno attraverso delle interviste pre-registrate: il card. Claudio Hummes, Presidente della “Rete Ecclesiale Panamazzonica” (REPAM); il card. Pedro Ricardo Barreto Jimeno, Vice Presidente di REPAM, Perù; e Mauricio Lopez Oropeza, Segretario Esecutivo della REPAM.

I salesiani, con tutta la Chiesa, sono “chiamati ad essere – come dice Papa Francesco – gli strumenti di Dio Padre perché il nostro pianeta sia ciò che lui ha sognato quando l’ha creato, e a rispondere al suo progetto di pace, bellezza e pienezza”.

InfoANS

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