Messico – “La Brigata della Gioia”: la scusa perfetta per giocare e divertirsi a Ciudad Juárez, in stile salesiano

05 Novembre 2019

(ANS – Ciudad Juárez) – Un decennio fa Ciudad Juárez ha sperimentato un’ondata di violenza tale che di notte c’era un coprifuoco latente, ma efficace. Nessuno camminava per strada e i parchi avevano smesso di essere luoghi di incontro per i giovani del quartiere ed erano divenuti piazze dello spaccio e luoghi delle organizzazioni criminali. Le estorsioni ai commercianti facevano temere tutti per la propria vita e ovunque e in qualsiasi momento qualcuno avrebbe potuto regolare i propri conti con un’arma e magari seminare ancora più paura con omicidi inutili di persone innocenti.

I salesiani si sono impegnati a restituire la gioia che mancava nei quartieri più poveri e pericolosi e anche a restituire l'infanzia che le nuove generazioni di Ciudad Juárez stavano perdendo. Lo hanno fatto con quello che Don Bosco faceva meglio: i giochi all’aria aperta. È così che nel 2012, all’interno degli oratori salesiani della città, è nata la “Brigada de la Alegría” (Brigata della Gioia), che nei primi anni ha avuto anche aiuti da parte dello Stato per spostarsi in una ventina di aree della città, come se si trattasse di un circo itinerante.

Un furgoncino rappresentativo, magliette, bandiere e tamburi sono il biglietto da visita di un gruppo di salesiani e volontari, che arrivano in un parco al tramonto e mettono allegria con musica e canzoni che richiamano l’attenzione dei più piccoli, fino ad attirarli e ad incoraggiarli a partecipare a divertenti coreografie e giochi. Man a mano circa un centinaio di bambini arrivano ad unirsi a questa Brigata della Gioia che, dopo due ore di musica e giochi, conclude con un pensiero applicabile alla vita quotidiana e uno spuntino per i partecipanti, che sono invitati a frequentare l’oratorio più vicino o a partecipare alla prossima visita nella loro zona.

Negli ultimi anni, la Brigada de la Alegría ha anche visitato due volte alla settimana i minorenni di uno dei due carceri minorili di Ciudad Juárez, per i ragazzi tra i 14 e i 18 anni che hanno compiuto reati di sangue, violenza o sequestri. Come ai tempi di Don Bosco, i volontari e i salesiani animano giochi e dinamiche affinché quando i ragazzi lasciano il carcere minorile possano ricominciare una nuova vita lontano dalle bande e anzi possano riprendere gli studi.

Addirittura i membri della Brigata hanno anche trascorso il Natale con loro, dormendo nei loro moduli, e hanno intenzione di ripetere tale esperienza anche quest’anno.

Alberto López Herrero

Fonte: Misiones Salesianas

InfoANS

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