Italia – È iniziata la festa di Don Bosco a Valdocco: “Senza Don Bosco non saremmo oggi qui come Famiglia Salesiana”

30 Gennaio 2020

(ANS - Torino) – Mercoledì 29 gennaio, alle ore 21:00, un gruppo di giovani, Figlie di Maria Ausiliatrice, Salesiani di Don Bosco e fedeli che animano la Basilica di Maria Ausiliatrice, ha iniziato il triduo a San Giovanni Bosco con un’originale veglia di preghiera itinerante, storica e carismatica. Don Guido Enrico, Rettore della Basilica, che ha presieduto la veglia, ha invitato i partecipanti a compiere un cammino verso tre luoghi significativi di Valdocco: il cortile principale dove si trova la statua di Don Bosco, la Cappella di San Francesco di Sales e la Basilica di Maria Ausiliatrice: “Perché vogliamo ricordare Don Bosco nella storia e ricordarlo oggi”.

Il primo momento di preghiera è stato ai piedi della statua di Don Bosco, nel cortile principale di Valdocco, dove è stata ricordata la vita di Don Bosco insieme ai giovani. “Don Bosco ha fatto di questo luogo uno spazio di dialogo e di incontro con i giovani”. E così i partecipanti alla veglia hanno pregato per tutti i giovani del mondo.

Un secondo momento di preghiera si è realizzato nella Cappella di San Francesco di Sales, il luogo dove Don Bosco invitava i giovani a vivere l’incontro profondo con Dio nell'Eucaristia. In questo luogo è stata commemorata la moltiplicazione delle ostie da parte dello stesso Don Bosco e la preghiera di Domenico Savio verso Dio. Questa cappella era un luogo fondamentale nel processo educativo promosso da Don Bosco, era il luogo in cui egli invitava i suoi ragazzi a vivere alla presenza di Dio.

Un terzo momento di preghiera si è svolto nella Basilica, dove è stata offerta la testimonianza di Don Bosco e del suo rapporto con Maria Ausiliatrice. “Senza di lei, senza l’Ausiliatrice, la sua vita non avrebbe senso” ha detto il celebrante.

Al termine della celebrazione i partecipanti sono stati invitati a partecipare ad una preghiera originale, quando l’artista Andrea de Simone ha rappresentato in maniera emozionante e sorprendente la storia di Don Bosco attraverso dei disegni sulla sabbia. “Quando sono stato invitato a fare questa proposta artistica – ha spiegato – non ho potuto resistere. Don Bosco è un santo con una grande vitalità, che ci dà l’esempio di una totale fiducia nei ragazzi... Il disegno sulla sabbia è stato pensato sulla vita del Santo, che ci invita a vivere nella speranza e nella gioia”.

Infine il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha offerto la tradizionale “Buona Notte” salesiana. “Dire Don Bosco è dire Maria Ausiliatrice. Il Santo dei giovani aveva la profonda convinzione che era Lei che faceva tutto. Ma non possiamo pensare a Don Bosco senza la presenza di sua madre, Mamma Margherita. Don Bosco non è nato ricco. Don Bosco è nato in una famiglia, con la fragilità di un bambino e la sua vita è stata segnata dai sacrifici e dalla presenza di Dio e di Mamma Margherita. Oggi è il momento di ringraziare per la sua vita. Senza Don Bosco non saremmo oggi qui come Famiglia Salesiana”.

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