RMG – L’impegno dei salesiani per i rifugiati non va mai in vacanza

05 sierpień 2022
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(ANS – Roma) – Anche se in molte parti del mondo questo è un tempo di vacanza e di relax, i Salesiani e tanti giovani e laici che volontariamente collaborano con loro non si dimenticano di quanti ormai da quasi mezzo anno soffrono le conseguenze della guerra in Ucraina. Tante iniziative sono ancora in atto in vari Paesi, e oggi rendiamo conto di quanto sta avvenendo principalmente nelle Ispettorie salesiane della Slovacchia (SLK), di Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX) e Polonia Nord (PLO).

Dall’Ispettoria “Maria Ausiliatrice” di SLK arrivano diverse buone notizie. Sul fronte delle attività realizzate per restituire un sorriso e un po’ di gioia ai giovani rifugiati ucraini, va segnalato che nei giorni scorsi don Pavol Dzivý, SDB, ha accompagnato i ragazzi ucraini accolti dai salesiani di Žilina, nel nord-ovest del Paese, in una visita al museo e al castello di Orava. L’intero gruppo ha così potuto trascorrere una giornata all’insegna dell’allegria e della condivisione, tra natura e cultura.

La notizia più importante, però, giunge dalla capitale del Paese, Bratislava, dove si sono conclusi i lavori nella Casa Ispettoriale per rendere più stabile e meglio organizzata l’accoglienza ai ragazzi ucraini scappati poche ore dopo l’inizio della guerra dalla casa-famiglia salesiana di Leopoli. Essi hanno così a loro disposizione dei nuovi spazi per le camere, un grande salotto dove trascorrere il loro tempo libero e la cucina.

È interessante osservare come ai lavori abbiano contribuito, per quel che riguarda le pulizie e il trasloco del mobilio, anche i ragazzi di Leopoli che erano già accolti presso la Casa Ispettoriale (quelli più grandi tra i minorenni scappati dalla guerra). I ragazzi sono stati felici di poter dare una mano, sapendo che ora ne hanno guadagnato dei nuovi spazi tutti per loro, e hanno passato anche dei bei momenti di socializzazione e amicizia.

A motivo delle nuove opportunità di accoglienza presso Bratislava, i ragazzi più piccoli del gruppo di orfani fuggiti da Leopoli – che erano stati accolti da famiglie fiduciarie dei salesiani sparse in varie località del Paese – hanno dovuto salutare le famiglie che hanno fornito a loro vitto, alloggio, ma soprattutto sicurezza e amore per 5 mesi. In molti casi non è stato facile, emotivamente parlando, ma i minori hanno voluto ringraziare le famiglie ospitanti cantando e ringraziando in ucraino e slovacco.

Infine, sempre dalla Slovacchia è partito per l’Ucraina in questa settimana un nuovo convoglio di aiuti umanitari – principalmente cibo e medicinali –, che è stato scaricato a Uzhorod, da dove poi viene gradualmente distribuito con dei furgoncini alle cittadine più piccole, dove le persone aspettano e spesso dipendono da questa forma di aiuto. Alcuni salesiani si occupano personalmente di queste consegne dirette alle persone, anche nelle zone pericolose, a rischio della propria vita.

Dall’Ispettoria SMX, invece, l’ONG “Bosco Global” ribadisce il suo impegno per la popolazione bisognosa ucraina, sia quella ancora residente nel Paese, sia quella rifugiata all’estero. Lo scorso 30 giugno si è concluso il progetto finanziato da “Bosco Global” per aiutare una trentina di persone, soprattutto donne e bambini, attraverso cibo e viveri. Il progetto, inoltre, aveva anche contribuito all'acquisto di letti, asciugamani, articoli per la casa, prodotti per la pulizia e l'igiene, medicinali, vestiti e spese di trasporto, tra gli altri, nei rifugi salesiani delle città di Danzica, Lubrza e Stettino, in Polonia.

Ma Joaquín Rodríguez, Direttore di Bosco Global, ha anche aggiunto: “Come vediamo ogni giorno nei media, sembra che una soluzione al conflitto non sia ancora vicina. Per questo rimaniamo in dialogo con il Coordinamento Salesiano di Emergenza di Varsavia, in Polonia, per continuare a sostenere questa emergenza. Insieme all’Ispettoria SMX continuiamo a raccogliere donazioni da tutto il Paese, che stiamo inviando per sostenere questa emergenza”.

Infine, da Tarnowskie Gory, nell’Ispettoria PLO, i salesiani sono lieti di condividere le immagini dei piccoli rifugiati da loro accolti: attraverso semplici laboratori artistici e manuali i bambini riescono di nuovo a sorridere e divertirsi e a crescere nelle creatività: in breve, a vivere la loro infanzia, dimenticandosi per un po’ delle brutture della guerra.

Gian Francesco Romano

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