Germania – I giovani “difficili da raggiungere”: un simposio con la Ministra della Gioventù della Baviera e l’Economo Generale della Congregazione
In evidenza

03 Novembre 2021
Foto: Klaus D. Wolf

(ANS – Monaco) – Nel corso di un simposio tenuto lo scorso giovedì, 28 ottobre, cui hanno partecipato anche la Ministra della Baviera per la Famiglia, il Lavoro e gli Affari Sociali, Carolina Trautner, nonché diversi esperti di vari ambiti, i Salesiani attivi a Monaco di Baviera hanno richiamato l’attenzione sull’accessibilità dei giovani “disconnessi”, o “difficili da raggiungere”. Secondo le stime, più di 480.000 adolescenti e giovani adulti tra i 14 e i 25 anni in Germania non hanno attualmente un lavoro, non vanno a scuola, né seguono corsi di formazione. E le istituzioni statali e sociali spesso non riescono a intercettarli e a raggiungerli.

Come ha spiegato nella sua conferenza introduttiva il dott. Andreas Kirchner, professore di teorie e metodi del lavoro sociale presso la “Katholische Stiftungshochschule” di Monaco, i sistemi sociali odierni sono spesso caratterizzati da una “logica input-output” molto semplice. In pratica, “si basano sull’idea che c’è un input concreto, sotto forma di un’offerta o di un servizio, e ci si aspetta immediatamente un certo output; ma poi scopriamo che non è così semplice con questo gruppo target di difficile accessibilità”.

“Difficile da raggiungere” ha proseguito, si riferisce, da un lato, ai giovani che non vogliono più avere niente a che fare con i sistemi sociali, per esempio, a causa di brutte esperienze. “Dall’altro lato, però, direi che anche le offerte e gli stessi fornitori sono in parte difficili da raggiungere per loro”. E per questo il dott. Kirchner ha sottolineato l’importanza dell’“accesso ai programmi a bassa soglia d’ingresso”.

La Ministra Carolina Trautner, che ha tra i suoi compiti anche la cura della Gioventù, ha sottolineato l’importanza del simposio. “Dobbiamo fissare il nostro sguardo sui giovani che sono difficili da raggiungere e accompagnarli nel loro percorso individuale verso l’età adulta; mostrare loro quanto sia arricchente assumersi la responsabilità della propria vita e contribuire alla nostra società come cittadini di valore”, ha detto. “Ho il massimo rispetto per quello che le persone impegnate fanno ogni giorno per il benessere dei giovani, per i genitori, le famiglie e per tutta la nostra società” ha concluso.

Da parte sua l’Economo Generale della Congregazione Salesiana, il salesiano coadiutore Jean-Paul Muller, ha richiamato l’attenzione sui giovani disimpegnati in tutto il mondo e sulla responsabilità sociale e individuale nei loro confronti. Se ogni individuo è aperto ai giovani in situazioni difficili, allora “l’abbraccio che questi giovani possono incontrare diventa più ampio”, ha incoraggiato. “Una volta che siamo in contatto, tutto il resto viene poco a poco. In parole povere, questi giovani, che non possono essere ridotti a nessuno dei nostri schemi, saranno semplicemente rafforzati, attraverso una relazione, a percepire il loro ambiente in modo simile a come lo percepiamo noi”.

Una successiva tavola rotonda, che ha compreso oltre ai tre relatori già citati anche Wilfried Hüntelmann, Presidente del Consiglio Direttivo dell’Agenzia del Lavoro di Monaco, e don Christian Vahlhaus SDB, Vicario ispettoriale dei Salesiani in Germania, ha concordato sul fatto che la mancanza di programmi di finanziamento stabili e a lungo termine renda più difficile il lavoro con il gruppo target. “Per i giovani e anche per i dipendenti, sarebbe molto più utile avere prospettive più lunghe”, ha chiarito don Vahlhaus. È una sfida importante “fare in modo di arrivare a soluzioni che forniscano aiuto oltre il breve periodo”.

Nei laboratori che sono seguiti, operatori sociali e studiosi hanno fornito ulteriori approfondimenti: sono state incorporate le esperienze di lavoro realizzate dai salesiani nelle sette strutture salesiani dedicate ai giovani “difficili da raggiungere” e sono state formulate in un documento alcune richieste.

La cura dei bambini e dei giovani svantaggiati è da sempre il compito principale e la missione fondamentale dei salesiani. Per questo don Christian Vahlhaus ha concluso la tavola rotonda con la raccomandazione che i giovani disimpegnati non devono essere persi di vista e che sono necessarie nuove forme di cooperazione. È compito comune di tutte le persone coinvolte ragionare su “come dobbiamo cambiare e come possiamo realizzare buone cose insieme per aiutare questi giovani”.

Il libro “Prekäre Positionen” (Posizioni precarie) del dott. Andreas Kirchner fornisce una base empirica per riflettere sulle attività pedagogico-pastorali. In esso spiega il concetto quadro per lavorare con i giovani difficili da raggiungere nelle istituzioni salesiane. Il suo interesse nel libro si concentra sulla questione di come coordinare al meglio l’aiuto offerto affinché i bambini e i giovani non fuoriescano dai programmi loro rivolti, come tristemente spesso accade nella pratica.

Il documento elaborato dai salesiani nell’occasione, intitolato: “Schwer erreichbar - Perspektiven für die Arbeit mit jungen Menschen am Rande”, così come ulteriori informazioni sul lavoro con il gruppo target dei giovani “difficili da raggiungere” possono essere trovate, in tedesco, qui.

InfoANS

ANS - "Agenzia iNfo Salesiana" - è un periodico plurisettimanale telematico, organo di comunicazione della Congregazione Salesiana, iscritto al Registro della Stampa del Tribunale di Roma, n. 153/2007.

Questo sito utilizza cookie anche di terze parti, per migliorare l'esperienza utente e per motivi statistici. Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più o negare il consenso clicca il tasto "Ulteriori informazioni".