In effetti, la Repubblica Democratica del Congo, il Paese in preda alla guerra da più di tre decenni, è alle prese con numerosi conflitti armati che hanno gravemente colpito la stabilità sociale, politica ed economica della Nazione. Questo contesto di violenza ha portato a massicce violazioni dei Diritti Umani e ha persino minato le fondamenta di una pace duratura. Ecco perché la promozione della cultura di Pace, Giustizia e Diritti costituisce una sfida fondamentale nell’attuale contesto sociopolitico del Paese.
Nella sua parola di benvenuto, che specifica l’obiettivo di questa attività accademica, il Decano della Facoltà, don Kalumbu Besa Dieudonné, afferma che lo scopo è quello di sensibilizzare tutti i cittadini, in questo contesto: professori, studenti, attori sociali, politici e militari e altri, ai meccanismi che possono contribuire a promuovere una cultura della pace nella Repubblica Democratica del Congo.
Il programma ha previsto otto conferenze con diversi approcci interdisciplinari:
- “L’aspirazione alla pace: il suo fondamento antropologico”: da parte di don David Mubenga, SDB, che ha dimostrato come la pace duratura si realizzi nella società quando l’uomo si sente autonomo nella sua capacità di libertà di pensare, di espressione e di vivere bene con gli altri.
- “Del legame tra i diritti dell’uomo e la giustizia per il perdurare della pace nell’RDC”: della dott.ssa Maria Katapala, che ha insistito sul fatto che per perpetuare la pace, bisogna arrivare alla rifondazione di uno stato dei diritti basato sull’uguaglianza e il rispetto del diritto dell’uomo e del suo ambiente.
- “L’economia al servizio della pace: promuovere una prosperità condivisa”: del prof. Félix Kalaba Bin Senkwe, il cui discorso si è concentrato sulla partecipazione dell’economia alla pace sostenibile, attraverso l’equa distribuzione delle ricchezze.
- “L’apporto dell’ecologia integrale alla pace duratura”, di don Dieudonné Besa, SDB, che ha illustrato come la pace sia una garanzia indispensabile che il mondo e l’uomo, l’uomo e la natura reclamano.
- “L’attualità della pedagogia salesiana per la promozione della pace: buoni cristiani e onesti cittadini”: da parte di don Dieudonné Makola, SDB, che nella sua relazione ha presentato il Sistema Preventivo di Don Bosco – con i suoi pilastri fondati su ragione, religione e amorevolezza – come argine alla violenza.
- “L’educazione alla pace come fondamento della convivenza pacifica tra i popoli”: da parte di don Pierre Maibwe, SDB, che ha insistito sulla necessità di integrare nel sistema educativo congolese un programma di educazione alla pace, “perché il ruolo dell'educazione è quello di rendere più umano l'uomo”.
- “La natura del ruolo della Chiesa, attraverso la Conferenza Episcopale dei Vescovi del Congo (CENCO), nell’edificazione della pace nella RDC”: offerta dall’abate Bertin Mpemba, la relazione ha presentato in cosa consista il ruolo di mediazione svolto dalla CENCO tra il popolo di Dio e l’alta classe dirigente del Paese.
- “Quale forma di diplomazia interna ed esterna per la pace nella RDC”: intervento del prof. Félicien Mulamba, che ha insistito sul fatto che se il Paese desidera una pace duratura, deve essere dotata di una diplomazia di alto livello.
La pace duratura di cui il Paese ha prioritariamente bisogno attualmente è una necessità imperativa per la quale ogni cittadino deve impegnarsi attivamente; perché la costruzione di una società serena si basa sull’impegno collettivo e sulla volontà di trascendere le differenze.