Italia – “Accompagnare in salesiano”. Riflessioni ed esperienze
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20 Gennaio 2018

(ANS – Torino) – Il percorso delle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana è entrato sempre più nel vivo con le riflessioni di sabato 20 gennaio, orientate ad approfondire come “accompagnare in salesiano”. Cresce il clima di confidenza e di conoscenza reciproca tra i diversi partecipanti, che si stringono intorno al Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, il quale riesce a ritagliarsi sempre un momento per tutti e a trovare una parola buona per coloro che gli si avvicinano.

Durante la mattinata è proseguito l’approfondimento del tema principale della Strenna 2018, il binomio ascolto ed accompagnamento.

Don Michal Vojtas, Salesiano slovacco, docente all’Università Pontificia Salesiana, ha tratteggiato il contributo tipico del carisma salesiano in un viaggio tra storia della prassi di Don Bosco e pedagogia, mostrando l’assoluta attualità del testimone ereditato dalla Famiglia salesiana. Il Salesiano ha illustrato un percorso in più tappe attraverso il quale realizzare l’accompagnamento dei giovani, in un percorso che valorizza libertà e personalità. Quindi ha delineato i margini per inquadrare correttamente tale atteggiamento educativo: “L’accompagnamento non è un percorso lineare, standardizzato... Né possiamo accompagnare tutti, ma possiamo accompagnare qualcuno, che a sua volta accompagnerà altri” ha affermato. E prima di concludere non ha mancato di inquadrare la prassi dell’accompagnamento nell’insieme di un progetto educativo integrale, che non sostituisce, ma va ad affiancarsi a tutti gli altri ambiti dell’esperienza salesiana.

Grazie alla successiva testimonianza di Alberto Sanz e Pili Lance, due giovani spagnoli attivi nella formazione degli educatori dei centri educativi salesiani, le parole di don Vojtas hanno assunto una concretezza ancora maggiore. Con la loro precisa e concisa presentazione, i due educatori hanno mostrato sfide e risultati di un caso di successo nella formazione di chi vuole stare vicino ai giovani per condurli alla maturazione personale e spirituale. E hanno reso evidente come l’arte salesiana dell’incontro determini sempre più l’urgenza di una formazione all’accompagnamento.

A conclusione della mattinata il Rettor Maggiore ha celebrato l’Eucaristia.

Nel pomeriggio la parola è andata direttamente ai ragazzi e alla ragazze che frequentano gli ambienti salesiani, per sentire da loro qual è stata la loro esperienza di accompagnamento nel loro vissuto: un momento di sincero dialogo per incamminarsi al meglio verso il Sinodo sui Giovani.

Giovani di diversi paesi e lingue, appartenenti a vari gruppi della Famiglia Salesiana hanno manifestato – sia dal vivo nel teatro di Valdocco, sia attraverso un video – le loro varie osservazioni, unite da un terreno comune: il riconoscimento di come l’accompagnamento di un educatore adulto credibile sia stato un grande beneficio per la loro vita e, anzi, più d’uno ha espresso il rammarico di aver iniziato tardi tale percorso.

Accoglienza, disponibilità, attenzione e tempo personale, libertà… sono stati gli ingredienti fondamentali sottolineati dai giovani nel rapporto di accompagnamento.

Dopo i successivi lavori in piccoli gruppi per far risuonare le suggestioni dei vari spunti, la giornata ha avuto chiusura con lo speciale concerto per l’avvio del 150° anniversario della Basilica di Maria Ausiliatrice.

L’evento può essere seguito in diretta presso la pagina Facebook dell’Agenzia iNfo Salesiana.

Su ANSFlickr sono disponibili le foto.

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