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Austria – Buoni cristiani e onesti cittadini. La Giornata di studio sulla Strenna della Famiglia Salesiana
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28 Gennaio 2020

(ANS – Vöcklabruck) – “Si tratta di un obiettivo educativo limitato al tempo di Don Bosco o di una sfida per l’educazione salesiana mondiale oggi?” È la domanda che don Josef Grünner SDB, Responsabile della Procura Missionaria Salesiana di Bonn, ha posto al centro del suo discorso sulla Strenna del Rettor Maggiore per il 2020, nell’ambito della Giornata di studio salesiano realizzata sabato 18 gennaio 2020 a Vöcklabruck.

Don Grünner ha riassunto le molte risposte degli oltre 100 partecipanti in due frasi: “Buoni cristiani sono le persone che non ruotano intorno a se stessi, ma che si sviluppano e passano da ‘io’ a ‘io sono pronto’. Onesti cittadini sono le persone che sostengono la dignità, la giustizia, la sostenibilità… nel nostro unico mondo”.

Nel suo intervento don Grünner ha discusso se il binomio educativo di Don Bosco, che lo ha guidato in Italia nel XIX secolo, può ancora oggi essere considerato valido, in un “mondo salesiano” che vede la famiglia di Don Bosco presente in Paesi con religioni diverse, con religioni prevalentemente non cristiane, in società post-cristiane o persino in Paesi ufficialmente secolari o antireligiosi.

Ha rivolto la sua attenzione, ad esempio, a Burgstädt nella regione Sassonia nella Germania: dei circa 300 giovani allievi del Centro di Formazione Professionale salesiano, oltre il 90% non appartiene a nessuna religione, non ci sono quasi giovani cattolici nell’istituzione e dei circa 150 impiegati, meno della metà sono cristiani.

Un altro esempio è la scuola salesiana “EVRIM” a Istanbul, in Turchia: la comunità studentesca (400 alunni) e il personale docente sono multi-religiosi e multiculturali, nella scuola non sono ammessi segni e attività cristiane. È possibile riuscire a dare ad opere salesiane come queste un “carattere salesiano” che possa irradiarsi tutt’intorno?

Inoltre don Grünner ha sottolineato l’importanza della cittadinanza per l’identità della persona. “Una persona che nasce senza cittadinanza o a cui è stata tolta, è una persona senza diritti e senza libertà. Per questo motivo le Nazioni Unite hanno incluso il diritto alla cittadinanza nell’insieme dei Diritti Umani. Nessuna persona dovrebbe vivere senza questo "contratto di base" tra lo stato e l’individuo.”

La riflessione è stata poi approfondita in quattro gruppi di lavoro:

  • Clima e ambiente: “Terra buona, tutto bene” (Quali progetti concreti e realizzare per aiutare la casa comune)
  • Parrocchia e comunità: “Concittadini e familiari di Dio (cfr. Ef 2,19)”. (Le parrocchie sono destinate a scomparire? Quali esperienze promettono un futuro migliore? Ci sono opzioni di miglioramento?)
  • Aiuto ai rifugiati: “L’educazione per diventare un cittadino onesto nel mondo di oggi” (Come educare i giovani ai margini della società di oggi a diventare onesti cittadini).
  • Canto: “La musica come contributo integrale all’essere umano” (un’offerta creativa da parte delle Figlie di Maria Ausiliatrice).

La giornata di studio, organizzata grazie al “Don Bosco Education Forum”, ha ricevuto una nota vivace e allegra dall’esibizione dell’ensemble del Movimento Giovanile Salesiano che ha registrato il CD “Freude verbindet” (La gioia unisce).

Suor Maria Maul, FMA

 

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