Il Messaggio del Rettor Maggiore
La pandemia ha cambiato il modo in cui ci relazioniamo con il mondo, con gli altri e con noi stessi. Abbiamo bisogno di ricostruire e rinascere con più solidarietà e consapevolezza per riprenderci da una calamità silenziosa, segnata dal dolore, dal confino, dal lutto, dalla paura.
Cosa farebbe Don Bosco oggi?
Rendendosi conto che non poteva fermarlo, il giovane volontario salesiano lo abbracciò strettamente dicendo: “Morirò, ma non ti farò entrare in chiesa”. Così il giovane e il kamikaze morirono insieme.
Tutta la pedagogia di Don Bosco è racchiusa nelle “passeggiate autunnali”. Familiarità e cameratismo, gioia e festa. Tempo per camminare, come si cammina lungo i sentieri della vita, e spazio per la conversazione e l’amicizia. E la presenza gentile e buona di Don Bosco.
“Quasi per caso, mi sono imbattuto in una busta con dentro una lettera che mi è stata consegnata da una giovane donna quando ho visitato l’opera salesiana della città di Americana, in Brasile, nell’Ispettoria salesiana di San Paolo”.