Il Messaggio del Rettor Maggiore
Questo è il tempo del sacrificio. In prove difficili come queste l’amore ci dà la vita.
Miei cari amici del Bollettino, vi scrivo in un momento in cui siamo tutti attoniti e smarriti. E penso al mese di maggio, il mese dedicato alla Madre. In tutto il mondo salesiano ci siamo affidati alla nostra mamma comune, Maria Ausiliatrice, e abbiamo pregato chiedendo al Signore, con la sua mediazione, aiuto e conforto in queste ore terribili per tutti. Con in più il timore per le difficoltà che dovremo affrontare “dopo”.
«La grazia che viene dal Signore, alla quale mi abbandono, il vostro aiuto, quello di tutti i salesiani nei luoghi più diversi del mondo, e l’amore che ho e che abbiamo per i nostri giovani, specialmente i più poveri, mi danno la pace e il coraggio necessari».
Frutto delle Giornate di Spiritualità della Famiglia salesiana un bel “Padre Nostro” da vivere nella quotidianità.
Il mese che stiamo vivendo è segnato dall’inizio della Quaresima, in preparazione alla Pasqua del Signore. Dopo l’intervallo gioioso del Carnevale, la Chiesa ci propone i segnali stradali che ci guidano nel nostro cammino verso la Pasqua: la preghiera, il digiuno e la carità. In questo mio saluto, vi propongo una riflessione che ha molto a che fare con un ottimo modo di prepararsi alla Pasqua. Il modo di vivere sempre, di più e meglio, amando, ma amando veramente, come si dice in modo colloquiale, "finché fa male".