Il Messaggio del Rettor Maggiore
È stata un’emozione molto viva incontrare giovani Bororo e Xavante insieme, i missionari che ogni giorno condividono la vita con loro e celebrare nel luogo del martirio di coloro che per difenderli hanno versato il sangue.
SAN FRANCESCO SAVERIO E DON BOSCO. DUE IMMENSI MISSIONARI DI IERI E DI OGGI. Un mese fa ero a Goa, in India. Goa è un gioiello incastonato nel maestoso continente indiano. Qui ci sono le spiagge di sabbia più belle del mondo e i panorami marini più incantevoli. Tra le palme che ricamano l’orizzonte, intravedevo le chiese costruite nei secoli XVI e XVII. Una di queste è la Basilica del Buon Gesù, che è diventata un centro di pellegrinaggio, soprattutto per i cristiani e i credenti di altre religioni, perché custodisce le spoglie di San Francesco Saverio, il missionario navarrese discepolo di Sant'Ignazio di Loyola, fondatore dei gesuiti, che evangelizzò l'Estremo Oriente. San Francesco Saverio morì in Cina nel 1552, ma le sue reliquie rimangono in questa bellissima basilica, situata accanto alla cattedrale e alla chiesa di San Francesco d'Assisi. Questo edificio per ospitare i suoi resti mortali fu eretto tra il 1594 e il 1605. Qui è conservato il suo corpo, che fu prima sepolto in una cassa piena di calce e due anni dopo trasportato, miracolosamente integro e intatto, prima a Malacca e poi a Goa, dove è ricordato e venerato in modo incantevole. E lì ho avuto il privilegio, accompagnato da altri salesiani e laici, di celebrare l'Eucaristia sull'altare e sul sepolcro di questo grande santo missionario gesuita.
A gennaio abbiamo celebrato le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana con persone provenienti da 28 nazioni. È un incontro di formazione che si svolge da 37 anni e che è sempre più significativo. Frutto della riflessione condivisa in quei giorni sono state queste Beatitudini della Famiglia Salesiana, per consacrate, consacrati, laici della Famiglia Salesiana di tutto il mondo e giovani.
Ecco le nostre sette Beatitudini.
Ho sentito le testimonianze di decine di giovani, in quei giorni della GMG e della meravigliosa festa di Don Bosco a Panama (con la processione più variegata e numerosa che abbia mai visto), giovani che raccontavano quelle storie di vita in cui si erano sentiti come abbracciati da uno sguardo ‘speciale’, quello di Dio.