Malawi – Le riflessioni di un missionario salesiano “Ad Gentes” dopo 12 anni di servizio in Africa

05 Marzo 2021

(ANS – Lilongwe) – Il diacono Peter Nguyen Khanh è un salesiano vietnamita che da 12 anni opera come missionario “Ad Gentes” – per la vita – in Africa, e che serve nella Visitatoria salesiana “Maria Ausiliatrice” di Zambia, Malawi, Zimbabwe e Namibia (ZMB). Oggi condivide la sua esperienza con i lettori di ANS.

Cos’è che ti rende felice come missionario salesiano “Ad Gentes” in Africa?

Sono felice innanzitutto perché nella mia vita è entrata l’Esortazione Apostolica Post-Sinodale Ecclesia in Africa di San Giovanni Paolo II. Ammetto che più leggevo e meditavo e più capivo che la mia vita è per l’Africa. Per questo, come missionario salesiano Ad Gentes in Africa ho trovato qui la mia vera casa, il luogo dove posso portare la pace di Cristo, nostra speranza; e con Don Bosco, riaffermo la mia predilezione per i giovani “poveri, abbandonati e in pericolo”, che hanno un gran bisogno di buoni samaritani che vadano in loro aiuto. 

Cosa ha imparato in 12 anni dalla gioventù cristiana africana?

Penso di aver imparato da loro molte cose: il loro impegno, il loro sacrificio, la loro felicità anche quando affrontano molte difficoltà. Mantengono sempre la speranza e l'ottimismo, perché non perdono mai la speranza in Dio.

Oggi sei Maestro dei Prenovizi. Come hai vissuto questa nomina?

Nel 2017 il Superiore di ZMB mi chiese la disponibilità e, anche se ero pieno di dubbi e ansie e inizialmente volevo rifiutare, alla fine ho accettato. Dal 2018 quindi mi trovo a Lilongwe e ho scoperto che la mia gioia più grande è quella di sentirmi benvenuto. Con l’aiuto di Dio attraverso la comunità, abbiamo iniziato bene il prenoviziato e posso dire che sono molto fiducioso e felice di condividere la mia vita religiosa con i prenovizi: amo quello che sto facendo e lo faccio con il mio cuore e credo sempre che quello che Dio ha iniziato, Dio porterà a compimento: io sono solo uno strumento nelle sue mani.

Quali sfide hai dovuto superare come missionario Ad Gentes?

Sono state molte: culture, cibi, lingue… E per me la più impegnativa era la mentalità delle persone. All’inizio non sapevo nemmeno dove si trovasse la Visitatoria ZMB… E mi sono domandato, “come sopravvivrò?”. Ma poi mi sono ricordato delle parole dell’allora Consigliere Generale per le Missioni, don Václav Klement: “Senza amore non possiamo fare nulla, ma se c’è l’amore in noi, tutto diventa possibile”.

Così oggi penso che sia stato l’amore ad avermi aiutato a stare in piedi e a superare le sfide fin qui, per questo ho affidato tutte le mie sfide a Gesù, per incamminarmi sui nuovi sentieri che mi indica.

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