Svezia – Il sogno della gioventù cattolica in Svezia: l’Oratorio

04 Gennaio 2022

(ANS – Stoccolma) – Donna, giovane, impegnata nell’evangelizzazione e nell’educazione alla fede di bambini e ragazzi in uno dei Paesi più secolarizzati al mondo, la Svezia: lei è Fiorella Bastidas, catechista nella parrocchia salesiana di Jakobsberg e animatrice di progetti e attività di Pastorale Giovanile di livello nazionale. Ecco come oggi racconta ad ANS il suo impegno.

In che modo sei coinvolta nella Pastorale Giovanile della parrocchia di Jakobsberg, affidata ai salesiani di Stoccolma?

Da ragazza smisi di andare regolarmente a Messa dopo la Cresima. Mi riavvicinai solo nel 2013, quando avevo 21 anni, trovando la mia comunità in un gruppo carismatico. Il parroco di allora mi chiese dapprima di leggere le Letture a Messa e qualche mese dopo se potevo preparare il gruppo della Prima Comunione, insieme ad una suora. Così dal 2014 sono catechista e, grazie a quell’esperienza, ho sentito anche che volevo fare di più per i bambini, e da allora abbiamo iniziato ad organizzare altre attività per loro.

Cosa ti rende felice come catechista dei bambini?

Mi piace vederli crescere nella loro fede, fare domande, vederli felici in chiesa e percepire che sentono che la Chiesa è anche casa loro.

C’è qualche evento che porti nel cuore dei tuoi due anni da Presidente dell’Associazione dei Giovani Cattolici Svedesi (Sveriges Unga Katoliker -SUK)?

Ho avuto l’opportunità di incontrare due volte Papa Francesco, come rappresentante della gioventù cattolica svedese, durante la sua visita del 2016.

Inoltre, in quel periodo, uno dei miei obiettivi era di diffondere l’Adorazione Eucaristica e la preghiera tra i giovani. Ho invitato molti sacerdoti diversi durante i nostri campi in modo che potessero costruire una buona relazione con i giovani e che questi potessero sentirsi a proprio agio nell’andare a confessarsi. 

Uno dei miei ricordi più belli resta certamente il “Nordiska Ungdomsdagarna”, l’Incontro dei Giovani Cattolici di Svezia, Norvegia e Danimarca. Eravamo in circa 500 e lo Spirito Santo toccò così tanti giovani! (Qui è visibile una piccola parte di quell’esperienza).

Per l’occasione invitai anche don Damir, SDB e il gruppo musicale croato “Božja pobjeda”. Dopo questo campo ho potuto avviare il progetto per l’Adorazione Eucaristica “Kom till mig” (Vieni da me) che porta l’Adorazione una volta al mese in diverse parrocchie di Stoccolma e ho chiesto al gruppo di giovani della mia parrocchia di aiutarmi con attività parallele, come giochi e merende.

Quali sono le principali sfide della gioventù cattolica in Svezia?

- Hmm…. In primo luogo, direi il fatto che i genitori non pregano con i bambini a casa e pensano che sia sufficiente portarli al catechismo. 

- Poi, siamo pochi cattolici in questo Paese, circa l’1%, e a volte i giovani, soprattutto se sono gli unici della loro classe, non hanno il coraggio di mostrare la loro fede ai loro amici.

- Infine, che a scuola imparano il contrario di quello che insegniamo in chiesa, in tema di morale. 

Cosa sogni per i Salesiani in Svezia? 

Il mio sogno più grande è avere un oratorio, avere un gruppo di adorazione con i giovani. Che tutti i bambini e i giovani si sentano a casa nella chiesa, che i cresimandi possano rimanere nella Chiesa trovando il loro posto, per esempio come lettori, animatori, membri del coro…

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