Italia – In ascolto delle voci dei missionari: Oscar Kimangou, in partenza con la 153a Spedizione Missionaria Salesiana

23 Settembre 2022

(ANS – Castelnuovo Don Bosco) – Dalla terra congolese, terra che ha accolto e che ora restituisce tanti missionari, viene anche il giovane chierico Oscar Kimangou; 28enne, appartenente alla Visitatoria Africa Congo Congo (ACC), tra appena due giorni parteciperà alla celebrazione dell’invio missionario della 153a Spedizione Missionaria Salesiana, dopodiché sarà destinato alla sua nuova patria d’adozione, la Slovenia. Ecco di seguito la sua testimonianza.

Cosa ti ha spinto a scrivere la lettera di disponibilità alle missioni al Rettor Maggiore?

Già da aspirante imparai che la nostra Congregazione è missionaria per carisma e quindi il mio desiderio di diventare missionario risale a quell’epoca, quando incontrai un missionario camerunense che era venuto a celebrare la Messa nella mia parrocchia di origine, dove aveva fatto il suo tirocinio, prima di andare in missione. Così, è stato fin dal prenoviziato che ho espresso il mio desiderio missionario.

Come hanno preso la tua scelta missionaria le persone a te vicine?

Per i miei genitori è una grazia essere accolti come missionari e quindi se questa è la volontà di Dio, allora siamo tutti d’accordo nell’andare avanti con questo impegno missionario. Tutta la famiglia mi sostiene affinché vada in missione per la gloria di Dio e la salvezza degli uomini. I miei confratelli mi hanno dimostrato il loro sostegno e la loro vicinanza e anche i miei amici hanno promesso di pregare per me.

Come salesiano coadiutore il Beato e prossimo Santo Artemide Zatti aveva un grande spirito missionario nel suo apostolato – che per lui era l’ospedale. Anche tu ti senti appassionato sotto questo aspetto?

Sì, molto appassionato, e lui infatti è uno dei salesiani che mi ha ispirato, con il suo modo di fare, con il dono totale della vita per gli altri. Per me è uno di quei salesiani che ha veramente manifestato il principio: tutto per amore e niente per forza.

Sei contento del luogo in cui andrai? Hai qualche timore o dubbio riguardo al nuovo luogo, alla cultura e alla sua gente?

Uscire dalla propria zona di comfort, dalle proprie abitudini e dal proprio ambiente comporta sempre ansie e timori. Imparare lo sloveno sarà ovviamente la mia prima sfida, ma farò del mio meglio per superarla. A parte quello, so che sarò accolto dai miei confratelli salesiani, e per questo sono fiducioso perché quando sei con i tuoi confratelli, sei sostenuto, non sei mai solo.

Hai in mente qualche modello di grande missionario di cui vuoi seguire lo stile di vita?

Il mio modello fondamentale è semplicemente Gesù.

Quale messaggio vuoi mandare ai giovani riguardo la vocazione missionaria?

La vocazione missionaria è una vocazione nella vocazione. Ai giovani chiedo innanzitutto di rimanere aperti alla chiamata di Dio nella loro vita; perché il mondo di oggi ci offre tante opzioni, ma la vera felicità, la vera vita, si trova in Dio. Lasciatevi quindi guidare dalla volontà di Dio.

Inoltre, in termini di vocazione, sono necessari alcuni aspetti come: semplicità, apertura, umiltà, generosità e, il più necessario, la pazienza.

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